Tuesday, June 28, 2011

Campagna acquisti.



In tempi non troppo lontani il neo acquisto del team “Ricercati speciali”, il mai domo Gheddafi, bacchettò a telecamere accese il non ancora compagno di squadra Al Bashir, per aver posto poca resistenza all’imminente indipendenza che il Sud Sudan a giorni si appresta a festeggiare.

Chissà, forse nel dietro le quinte, il libico diede importanti consigli al sudanese su come affrontare tal entusiasmo avverso e relative conseguenze economiche che sarebbero venute a crearsi a discapito dei confratelli del regime di Khartoum. 
In fin dei conti l’attuale bombardato è un grande tessitore, molti dipendono dal suo petrolio e nessuno ne può rimanere indifferente.

La strategia adottata dal Nord nelle ultime 10 settimane per limitare i danni economici che questa secessione certamente provocherà, è chiara. Da est ad ovest, in un disegno ben preciso si stanno verificando persecuzioni, quindi pulizie, allontanamenti, quindi espropri, bombardamenti, quindi morti.

La tragedia che si sta consumando in un punto di questa “linea” di aggressione ben calcolata, Monti Nuba, ha dell’incredibile, la sorprendente incapacità che la comunità internazionale, tutta, ha dimostrato e che continua a manifestare.

Perdonatemi, ho scritto un’idiozia. 
Tuttavia, son certo che la gente di Talodi, South kordofan, ultima città a svuotarsi per paura di essere dilaniata, mi perdonerà, sapendo perfettamente che nessuno, prima, e tanto meno ora, si prenderà cura di loro.

Lo scribacchino.