Sunday, July 31, 2011

Il nuovo Sud Sudan.



Aggirarsi fra i banchi delle macellerie di Yambio sembra non abbia nulla da invidiare alle vecchie caricature dei film di Totò. Dove le aragoste venivano opportunamente eccitate elettricamente da una batteria posta sotto il vassoio che le conteneva.

Dicevamo, cercare di comprare un po’ di carne non è cosa difficile, tutt’altro. Tuttavia anche da queste parti il vostro portafoglio, sempre che ne possediate uno, deve essere ben panciuto, altrimenti potreste andare via alquanto scontenti, e il banco dei reclami osserva il solo orario di chiusura.

Un suggerimento per tutti coloro che si trovassero nella città capoluogo del West Equatoria è di portare al proprio seguito una piccola bilancia perché è “tradizione” applicare sotto la pesa un leggero contrappeso tipo ferro da stiro. A tale inganno ha assistito un ministro nel neo governo sud sudanese, che protestando vivamente si è visto altrettanto vivamente invitato a farsi gli affari propri.

Ebbene, questa è una piccola parte del nuovo Sud Sudan, terra in cui è possibile crepare per una malaria facilmente diagnosticabile … in cui i professori locali pur avendo saltato gran parte degli anni scolastici, con adeguato, ridicolo, certificato di insegnamento possono tranquillamente formare le nuove teste pensanti … in cui la nuova leva militare si va ricomponendo con adolescenti che dovrebbero occupare i banchi di una primaria … in cui lo slogan per il referendum “il tuo voto è la tua voce”, riferito alle donne della nazione nascente non è stato altro che una gigantesca Balla.
Ma quale importanza avrà mai, è l’ultimo degli stati nati per essere Puttana di pochi al proprio interno, e di tanti per chi guarda da fuori.

Per chi si appresta a raggiungere le ambite località turistiche, buon viaggio.

Rubrica


L'abbondanza divide il villaggio più delle privazioni.




The abundance divides the village more of the deprivations.

Saturday, July 30, 2011

In breve



Il governatore del Lakes State cerca di difendersi dalle accuse di aver trafugato dalle casse regionali la ragguardevole cifra di 27 milioni di dollari, trasferendoli nella confinante Kenya. Impresa alquanto ardua, difendersi intendo.

Il portavoce statunitense Lyman lasciato in anticamera nel palazzo del governo del Nord Sudan. Il solo a riceverlo, il direttore della banca nazionale, interessato a ridurre il debito nazionale che ha raggiunto proporzioni gigantesche.

Il prezzo è fissato, per ogni barile che transiterà attraverso gli oleodotti nordisti, il Sud dovrà corrispondere la "modesta" cifra di 25 dollari.

A breve avrà inizio nella scacchiera del Darfur il gioco dei rifugiati. I sudanesi, centinaia di migliaia che attualmente risiedono in Chad in condizioni a dir poco pessime potrebbero fare rientro nella madre terra. Ad attenderli, il caos delle organizzazioni umanitarie.

L’omicidio del Ribelle Gaultak Gai avvenuto in circostanze misteriose appena tre giorni dopo aver firmato un trattato di intenti con la nuova repubblica del Sud Sudan, apre scenari di totale insicurezza. Il mondo Nuer, seconda popolazione in fatto di numeri ha alzato la propria lancia, e non solo.

Se il Nord si fa forte delle amicizie con Eritrea, Iran e Somalia, per citarne alcune, la novella Sud Sudan stringe con estremo vigore le mani al nuovo amico Israele.

A voi che mi leggete, una buona serata...

30 luglio 2011



Uno stato che ha appena dichiarato la propria indipendenza, quindi nuovo di zecca, può essere visto come una regina che porta in dote la propria ricchezza, di diritto entra a far parte della cerchia dei potenti.
La si invita a tutti i balli, la si iscrive a tutti i circoli possibili e immaginabili.
Le Nazioni Unite non ostacolano il suo ingresso, tantomeno l’Unione Africana, persino la Lega Araba le riserva una sedia. Le banche, “silenziosamente”, sono pronte ad accoglierne qualunque tipo di ricchezza.
Le agenzie per i Diritti Umani nonostante le loro giuste richieste, non vanno oltre.

Mi domando, ma un domani che verrà chiesto loro di intervenire come forza di pace, l’opinione pubblica accetterà che parte dell’esercito sia composto dalle centinaia di ragazzini (sotto i 14 anni) che attualmente si stanno arruolando? Già, perché un fucile mitragliatore AK, ovvero due terzi dell’altezza del piccolo soldato è quanto di meglio il nuovo esercito della repubblica sud sudanese ha da offrire.

È tremendamente facile limitarsi all’asfalto della capitale Juba, a nessuno interessa guardare al contorno, al resto del vestito della nuova reginetta, opportunamente confezionato dallo stilista Lobby.

Dallo scribacchino, buon sabato.

Friday, July 29, 2011

Stupide domande.



Le riserve di cibo stanno terminando fra le piccole montagne Nuba.
I bimbi portano i segni chiari e inconfondibili del “chimico” venuto dal cielo.

I mercenari, gente della sanguinaria e agonizzante Somalia, Janjaweed provenienti dal Chad e dal Niger hanno da tempo preso posizione alle porte di questo piccolo mondo.

Qualcuno in tempo non sospetto, da una tribuna neppure terminata, disse che le loro lacrime, quelle dei Nuba, non sarebbero state orfane, così come quelle del Darfur e di Abyei. Cosa ne è stato? Già tutto nel dimenticatoio?

E sempre voi, incravattati e strapagati delle Nazioni Unite, unite solo nel comune interesse che fine avete fatto? Un barlume di timido orgoglio non vi è rimasto?

La gente che viene dalle montagne, la gente Nuba era poco più di un milione, e ora?

L'ingenuo.

Thursday, July 28, 2011

Pillole 03,04,05,06,07


Non possono essere confermate le immagini dei satelliti per appurare se le fosse intorno a Kadugli siano state usate per le raccolta differenziata o come tomba per centinaia di vittime oggetto di persecuzione da parte del regime arabo della repubblica del Nord Sudan in territorio Nuba. 
Purtroppo sembrerebbero queste le parole del portavoce americano Lyman.

A decine quasi portassero con largo anticipo i doni di Natale continuano a giungere gli autobus nella contea di Yirol. Gli schiavi del Nord ormai privi di alcun diritto arrivano per assaggiare cosa riserva loro la nuova repubblica del Sud Sudan.

Unitevi nell’applauso collettivo per il primo pilota donna. Complimenti. 
Ora mi piacerebbe sapere a quando il primo Dottore, degno di questo titolo, che sia uomo, donna, omosessuale, non ha alcuna importanza.

Il mediatore nigeriano Ibrahim Gambari non raccoglie credito da più parti nello “strafirmato” trattato di Doha per quanto riguarda il Darfur. 
Un pugno di mosche è la più reale prospettiva dopo otto anni di trattative-falsa.

Il 6 giugno alle ore 6 a.m. avrebbe dovuto rappresentare la data dell’attacco che il Ribelle Al Hilu si apprestava a portare nella contea di Kadugli, South Kordofan, parola del ricercato a piede libero, attuale governatore e massacratore, Haroun.

Dallo scribacchino,un buon proseguimento di giornata.


Wednesday, July 27, 2011

Per i Nuba, solo Indifferenza.



Quanto silenzio occorre per soffocare il grido di una madre per aver perduto il viso della giovane figlia.

Quanto può far male un pianto di un uomo cui hanno tolto il sorriso dei propri bimbi.

Quanto abbandono deve provare una giovane donna nello scoprire il corpo inerme, muto, assente, della propria madre.

Quanta rabbia stringono le mani di un ragazzo privato della sua intera vita.

Quanta angoscia nello sguardo smarrito di un bimbo fra i letti di un ospedale illuminato dal solo pianto.

Voi, Potenti dalle cravatte ben allineate, che 18 giorni fa parlaste da una tribuna della città di Juba, voi tutti, Mi fate schifo.

Lo scribacchino.

Tuesday, July 26, 2011

Pillola "02"



Esiste un  volatile che da mesi e mesi si aggira nella terra del Sudan. 
E' un pennuto che non avrei difficoltà a definire piccione della peggiore stirpe se non fosse che la categoria, quella vera, mi si rivolterebbe contro, sicuramente non la classificherei come Aquila.
Lo potete trovare in testa a tutti i comunicati stampa, banali, tardivi, rilasciati dai bravi piccoli pennuti a stelle e strisce del Carter Center.


Io, sottoscrivo affinché la stagione della caccia venga inaugurata da queste parti, basta una settimana.

Pillola "01"


Giungono a chili, ma cosa dico, a tonnellate, sono Loro, i prodotti della tanto amata e odiata, invadente e invasiva, infinita e interminabile, "inimitabile" Cina.
Tra questi Prodotti troverete quantità incalcolabili di medicinali, le cui avvertenze potrete verificare solo se conoscete perfettamente la lingua di chi le ha copiate.
Funzioneranno? Non chiedetevelo. Perché? Sarebbe stupido, non avrete altro da usare nel momento del bisogno, una preghiera farebbe più al caso vostro se foste da queste parti, in Sud Sudan, uno dei nuovi stati di questa inimitabile Africa, made in China.

Pillola "00"



Applaudite tutti, il nuovo, azzurrino, "10" Pounds Sudanese, raffigurante il patriota John Garang, è disponibile in tutte le banche, prende il posto della logora carta in cui baobab, mucca e cammello erano il lato B della banca centrale del ex Sudan.

Monday, July 25, 2011

ore 19,42



L'ingenuo scribacchino non è stato molto bene.
Ringrazio per i messaggi di "preoccupazione".
"A presto".


The naive hack has not been very good.
Thank you for the messages of "concern".

"See you soon"






Tuesday, July 19, 2011

Ti guardo


Una mano ferita da parte a parte, nessuna lacrima, poche parole, fiera, si siede, un boccone di pane mentre mi prendo cura di lei. È una donna, povera di cose ma ricca di vita.

La chiamo Mamà, sorride, mi dice di chi è madre, vorrei conoscere la sua età, mi piace il suo sguardo timido e fiero. Ogni giorno viene alla stessa ora, non cambia mai posizione, è abitudinaria, ma di quella monotonia che non annoia.

Migliora perché è forte, sicuramente darà l’addio a molti che di questa terra conoscono ancora poco, sicuramente meno di lei.

Mamà, non desidero che qualcuno ti faccia ancora male per poterti vedere nuovamente, ma se avrai bisogno, non temere, per quel poco che mi è concesso saprò esserci.

Buona notte, Mamà.


Monday, July 18, 2011

più 9.


La guerra fra Nord e Sud ha avuto inizio. Nessun bombardamento intendiamoci. Trattasi 
di conflitto a suon di banconote. 
Chi sta producendo di nascosto la nuova sterlina Sudanese?

Il nuovo Sud ha pronta una querela per un giornale “made in Ethiopia” che ha  avuto la brillante idea di asserire che il nuovo governo di Juba avrebbe appena posto l’ultimo mattoncino per la reggia del mai dimenticato amico Menghistu, dittatore rovesciato due decadi fa.

Ban Ki-moon, grande capo delle Nazioni Unite, riscuote credito pari a Zero. Le parole di preoccupazione da lui spese concernenti il South Kordofan non hanno avuto alcun seguito fra i grandi del Nord. 
Che la “giustificata” pulizia etnica continui.

Al JEM, partito ribelle, non piace il poker alla texana, le carte devono essere scoperte. Questa è l’immediata risposta all’ennesimo accordo riguardante il Darfur siglato quattro giorni or sono. 
L’oste dovrebbe tenere conto di tutti i commensali prima di esibire il conto.


Al Bashir, nonostante la volontà espressa dal suo collega Kiir di voler concedere la doppia cittadinanza ai settentrionali attualmente nel Nuovo meridione, conferma che nessun individuo di non pura razza Oliva potrà avvalersi di identica opportunità. 
E via con gli autobus!

Nonostante sia trascorsa più di una settimana dallo champagne del grande Party, le vacche continuano ad apparire sui banchetti. 
Nel caso avanzasse qualche pezzetto potrebbe essere spedito alla gente dei Nuba (?), loro alleati contro il Nord, velocemente dimenticati, e abbandonati.

Una dolce notte.


Sunday, July 17, 2011

solo Rabbia.


Non sono sufficienti le parole scritte in una lettera firmata dall’arcivescovo di Khartoum, Gabriel Zubeir Wako e dall’assistente della diocesi di El Obeid, Michael Didì, a far cessare le barbarie che da 42 giorni il governo del Nord Sudan sta perpetrando ai danni dell’intera popolazione dei Nuba. 

Tantomeno le 19 pagine di un rapporto confidenziale delle Nazioni Unite riescono in qualche modo a interromperne il sistematico massacro.

Non sono solo più dicerie, ma fatti, le fosse comuni accertate nei centri di addestramento della polizia di Kadugli. 
I mezzi pesanti che fino a poco tempo fa furono usati per creare la strada che collega il capoluogo del South Kordofan a Kauda, ora vengono adoperati per rimuovere, nascondere i corpi all’occhio indiscreto dei fotogrammi satellitari.

I sacchi di sorgo, stampati a lettere cubitali del disorganizzato aiuto umanitario sono fermi alla stazione di partenza.

Tutti sapevano cosa sarebbe successo un attimo dopo la ridicola elezione del ricercato governatore Haroun, benedetta dal criticato Carter Center.

Ruanda, nazione che fu teatro di uno dei più grandi genocidi della storia recente, si offre di coprire il mandato della UNMIS, scaduto da tempo così come la loro credibilità.

A voi tutti buona domenica, a te Cesare, riposa, ci vedremo giovedì.

Saturday, July 16, 2011

Un bianco dalla pelle nera.


Piccolo il letto che ti ha accolto, qualunque lo sarebbe stato.

Il viso, la tua espressione quasi a chiedere scusa per ciò che avrai sicuramente considerato “fastidio”, ma che tu avresti centuplicato se a giacere in quella modesta stanza non fossi stato tu.

Buon Cesare lascia che la gente che tu hai amato riservi per te il giusto tributo, accetta le carezze di padre Antonio nel sistemarti la veste che indossavi questa mattina quando senza disturbare, hai deciso di salutare i presenti.

Permetti ad ognuna delle persone che tu hai fatto crescere di regalarti ciò che hanno nel loro cuore e che mai prima di ora si sono sentite così “libere” di consegnarti.

Giorni fa dicesti di non avere tempo, troppe cose da sbrigare prima di un lungo viaggio, forse, tu sapevi che non avresti preso quegli aerei, sbaglio?

Io, ingenuo scribacchino, conserverò le lettere che mi spedivi all’alba, e spero mi perdonerai se oggi nel salutarti non ho saputo legarti le scarpe.

Cesare, padre, missionario, vescovo di Rumbek, ma prima di tutto Uomo.

sabato 16 luglio 2011

Il buon Cesare non è più fra noi.

Friday, July 15, 2011

Mondo nuovo (?)


Si spalancano le porte delle Nazioni Unite, all’unanimità la repubblica del Sud Sudan varca la soglia promettendo di mantenere gli innumerevoli aspetti richiesti per far parte del Club.

Il Nord complica "l'indipendente settimana" al vicino Sud facendo pervenire a centinaia gli ormai non più graditi “meridionali”, mettendo in chiara luce le carenze dello stesso governo e delle agenzie internazionali strapagate per tale compito.

La compagnia aerea di bandiera dell’Etiopia (attualmente impegnata a sfamare migliaia di cittadini, in ritardo) nominata dalla novella Repubblica, partner privilegiata, a discapito di quella egiziana.

Una firma collettiva è stata posta per porre fine alla “crisi” del Darfur. Saranno stati avvertiti i tanti assenti?

Gli USA non limano l’embargo al Nord, nessun problema, Al Bashir  obbliga il Sud ad improvvisati rifornimenti marittimi non sufficienti a soddisfare le richieste del mercato “povero”.

Kenya e Uganda attuali importatori di beni di consumo (alto il prezzo, bassissima la qualità), mano d’opera, e la sempre dilagante peste del secolo HIV, si apprestano a inquinare la traballante economia sud sudanese con un’inflazione di proporzioni gigantesche.

Dimenticavo, non sono 70.000 gli sfollati del dimenticato mondo Nuba.

Per ottenere la corretta stima dovrete moltiplicare per 6.

Lo scribacchino.




Thursday, July 14, 2011

via Monte napoleone.


Una maglietta sportiva senza maniche, lui storce il naso, la prende poi la riconsegna, non soddisfa i propri canoni di bellezza … altro tentativo, manica corta, azzurro abbagliante, accettata.

Una gonna lunga, floreale, taglia multipla perché dotata di lacci, rifiutata sulle prime, poi dopo consiglio di donna più esperta, accolta con sorriso.

Berretto giallo, sporco, rifiutato. Convinci uno dei tanti che con un po’ di sapone tornerà nuovo, indispettito rifiuta. Lo si avverte che non ne riceverà un altro, accetta. 
Non mi sono fatto un nuovo amico.

Porgo un indumento, il primo abbassa lo sguardo, il secondo si allontana, il terzo per non essere da meno neppure mi considera. Servo altri … riflessione: qualcosa non torna, è meglio prendere. “lui” Taglia troppo grande? “io” Nessun problema, il prossimo sarai più alto. Accettata.

La dolcezza di una madre, nel chiedere per il figlio, il chinarsi per mostrami la presumibile altezza. Magliettina con quasi abbinata bermuda. Soddisfatta.

Non ho idea da dove provenissero gli indumenti che ora appartengono a questi ragazzi, tuttavia a voi tutti porgo il loro ringraziamento, e il mio. 

notte.


Wednesday, July 13, 2011

Alta Moda.


Sono già abiti dismessi il South Kordofan e il Blue Nile? La stagione dell’Attenzione nei loro riguardi sembra essere giunta al termine.

È iniziata la rincorsa ai nuovi contratti?!

Il tour per presentare a tutti il nuovo stato, richiede la massima attenzione?!

Decidere quali saranno le date da festeggiare nella nuova Repubblica necessita di cosi tanto tempo?!

Scegliere le sedi per i nuovi ministri è realmente una priorità?!

O provvedere al proprio popolo, tutto, indistintamente, incluse quelle popolazioni facilmente relegate nel dimenticatoio, dovrebbe rappresentare l’elemento amalgamante di uno stato che ancora non conosce il termine Unità.

Certo, Indipendente, ma realmente da cosa?

L’ignoranza, la corruzione, il tribalismo, l’apatia, la mancanza di valori umani, quale altro tipo di sudditanza creerà, mi correggo, sta già sviluppando?

Per quello strano, direi poco comune genere di Indipendenza, altra data da fissare?!

L'ingenuo.

Rubrica

La mano che riceve sta sempre sotto quella che da.




The hand that receives is always under the one that gives.

martedì 12 luglio



Questa notte una madre consegna il proprio figlio alla terra, senza  che lui l’abbia mai vissuta.




ore 00,32

Tuesday, July 12, 2011

+ 3


Un miliardo di dollari ($ 1,000,000,000) speso per ogni anno trascorso in Darfur dalle varie missioni delle Nazioni Unite che si sono succedute e “assecondate”,non è servito a niente. La firma che verrà posta nei prossimi giorni non può bilanciare le migliaia di vittime e rifugiati raccontate in questi Otto anni.

La missione UNIMIS nel Nord Sudan è ufficialmente conclusa con l’indipendenza della nuova repubblica. Notare la differenza, mi correggo trovarne almeno una, anche piccola, fra ciò che accade oggi e ciò che succedeva uno, due o tre mesi or sono è compito assai arduo, impossibile.

La terra di Abyei è ancora in attesa di ricevere i 4200 soldati provenienti dalla vicina Etiopia. La contea a statuto speciale resa ostaggio nel mese di maggio sarà “liberata” una volta che il colore azzurro dei nuovi elmetti tingerà il panorama. (Dinka Ngok e Misseryia, permettendo)

L’esercito dell’ormai non più riconosciuto SPLM in terra Nuba tiene testa alle truppe della SAF, tuttavia contro i 35,000,000 $, spesi dal Nord in alta tecnologia bellica, dal 2009 ad oggi, potrà fare ben poco.

Opzioni:

A)deporre le armi

B)fuggire

C)diventare schiavi

D)convertirsi

E)morire … come attualmente accade.

dallo scribacchino, buona serata.


parole vuote.


Il Nuovo stato chiama i propri cittadini ad assumere Tolleranza Zero verso discriminazione, tribalismo, corruzione.
Il Nuovo stato esorta il proprio popolo a una presa di coscienza, di rispetto e di reciproco aiuto.

Finalmente qualcuno ricorda che gli elicotteri, l’artiglieria, le munizioni adoperate nelle ultime settimane dal Nord Sudan in terra Nuba provengono dai recenti acquisti effettuati nei supermercati Russia e Cina con il tacito assenso dell’intera comunità internazionale.

La gente del Darfur guarda alla secessione del Sud come a un miraggio.

Il Regno Unito vince la corsa alla prima nomina da ambasciatore per il nuovo stato africano.

Per lo stato di Jongley, rinnovare il proprio sistema bancario risulta essere la priorità assoluta.

Riek Machar, nonostante le continue bacchettate del proprio diretto superiore Salva Kiir, rimane incollato alla propria poltroncina.

Il segretario di stato americano auspica la ripresa dei dialoghi fra gli stati del Sudan.


piove dalle parti dello scribacchino...


Monday, July 11, 2011

Priorità.


La sbornia è passata, il grande Party sta volgendo al termine.

Fra Rumbek e Tony, ovvero, la distanza che coprireste partendo da Torino per un aperitivo da consumare a Milano, e ritorno, non è presente un solo medico che sia finanziato dal nuovo governo. Nessuno sforzo in ambito sociale è stato fatto in questi sei anni che hanno preceduto la baldoria dell'Indipendenza.

Una madre, non ha a chi rivolgersi per i figli febbricitanti.

Un ragazzo, il cui occhio è nascosto completamente dalla palpebra gonfia non saprebbe dove recarsi.

Un bambino affetto da malaria, malnutrito, se non preso in tempo, ha ben poche possibilità.

Possono venire da queste parti, nella casa di padre Giovanni e sperare che fra le sue medicine ci sia qualcosa che faccia al caso loro.

Rosario e il suo "ospedale nella foresta" sono troppo lontani.

A voi tutti, una buona notte.


è sempre lei


La mia Rosa, sempre sorridente, mai una parola fuori posto, mai un sorriso forzato. È un piacere accoglierla, anche quando tu stesso sei un ospite. Sai che devi condividere la sua amicizia, non puoi pensare di volerla tenere soltanto per te. Adoro scherzare con Rosa, raccontarsi di tutto e di tutti nel breve tempo di un pasto. 
La lascio ripartire, tornare fra la sua gente, fra i suoi orti, fra i suoi bimbi. 
Tornare al suo piccolo mondo.

Rosa è stanca, ma state pur certi che non la vedrete appassire.

buon inizio di settimana...

Sunday, July 10, 2011

The day after.


Israele ammira l’Indipendenza da lontano, “saremo amici in quanto nemici del medesimo nemico”.

In Darfur, fra quattro giorni nuovo inchiostro verrà colato su carte vecchie di 8 anni.

La costituzione provvisoria della Repubblica del Sud Sudan è approvata. Il Presidente è libero di dichiarare guerra senza attendere il parere del parlamento.

L’appalto della nuova ambasciata del Nord Sudan nella cugina Sud Sudan a chi sarà affidato?

Squilla il telefono rosso dello statunitense Mr. We can, il prefisso chiamante è quello di Khartoum.

“Il vostro pianto è il nostro pianto”, la presidenza sud sudanese ai popoli del Darfur, Abyei, South Kordofan, Blue Nile.

Da registrare non poche “lamentele” di giornalisti che non hanno potuto stranamente accedere alla cerimonia e al dietro le quinte per le interviste.

Alle vedove di Rumbek in data 5 luglio fu promesso un toro per ogni giorno che mancava alla Indipendenza. Sarà stata mantenuta la parola data?

buona domenica.


un falso inizio.


Pensavo di voler scrivere qualcosa riguardante l’Indipendenza, ma mi sbagliavo, e di tanto.

Quotidiani e notiziari ricoprono già questo ruolo in modo più autorevole, quindi non vi è  bisogno alcuno delle ingenue parole di uno scribacchino.

È lontana la mia mente, lo è anche il mio provare.

Lego la mia memoria alle persone conosciute altrove, uomini, donne e bambini smarriti nel corpo e nell’anima. I canti non mi hanno permesso di distrarmi, la gioia intravista in altri occhi non mi ha concesso di evadere. Già, non ho potuto godere del momento, e sinceramente non ne avevo alcuna intenzione.

Soffro, così come penso che lo stia inevitabilmente facendo, un mio amico. Andato per anni fra quelle piccole montagne, accompagnato da altri come lui, desiderosi di scoprire il Perché di una terra.

Caro amico, un giorno son certo ritornerai in quella terra dove è nata la nostra amicizia, e spero tu possa ritrovare il sorriso di tutte le persone che hai conosciuto, cui hai stretto la mano, hai regalato un sogno, hai in cuor tuo promesso un’altra vita senza dirlo loro.

Ti auguro fortemente che quel giorno, al tuo personale appello, possano rispondere Presente, tutti, non uno di meno.

Nuba, arrivederci.

L'ingenuo scribacchino.


Friday, July 8, 2011

- uno


Lascio cadere lo sguardo sul viso di un bimbo ansioso di vedere le immagini dei preparativi per la grande festa che si svolgerà a Juba.

Lui non la conosce, sa che è distante dal suo villaggio, non saprebbe dirti quanto. Per lui lo è già tanto, distante, il paese successivo al suo, come poter immaginare qualcosa di ancora più lontano, di più grande. Forse sta pensando che un giorno anche lui camminerà su quelle strade, asfaltate di tutta fretta, anche lui osserverà con occhi smarriti il cemento che lo separa dal verde. 
Sicuramente incontrerà qualcuno conosciuto ai tempi di quelle immagini che lo fecero gioire e alzare il pugno perché altri facevano lo stesso.
Inciamperà nelle luci degli alberghi, il rumore delle auto lo avvolgerà, le parole diverse dalle sue lo confonderanno.

Vedrà i cartelloni pubblicitari che lo inviteranno ad usare la tariffa economica più vantaggiosa per chiamare la madre, rimasta al villaggio, al suo.

felice indipendenza a "tutti".


Parole inutili.


Si fa la conta dei barili di petrolio, al Sud.

Si fa la conta delle tasse da applicare, al Nord.

Si fa la conta dei morti, dei feriti, dei dispersi, degli orfani, delle vedove, degli stupri, degli infermi, dei poveri ancora più poveri, sempre più dimenticati, lassù, fra quelle colline chiamate montagne, unico rifugio, instancabile compagna della gente la cui terra, si chiama Nuba.

Lo scribacchino.

Wednesday, July 6, 2011

sei luglio duemilaundici.


Le vacche continuano a sparire nella contea di Payinjiar. 
Ben 7000 capi negli ultimi giorni, e il commissario di zona ne chiede l’immediata restituzione al collega della vicina Yirol.

Desidero ricordare un dettaglio non del tutto trascurabile nel caso non aveste preso nota. L’imminente celebrazione non ha significato il completo disarmo, migliaia di armi leggere occupano il proprio riguardevole spazio in ognuna delle capanne che potrete trovare alla destra e alla sinistra di un vostro ipotetico viaggio turistico.

La compagnia francese TOTAL rialza la testa, forte della sua trentennale esperienza in Sudan si dice in procinto di riesaminare il terreno affidatole, lo stato Jonglei, tutto.

La comunità europea invia lettera di preoccupazione, a detta loro, circa l’allarmante situazione in South Kordofan. 
Corpi dilaniati rappresentano solo un segnale non un dato di fatto. 
Chissà se le truppe canadesi in procinto di abbandonare l’Afghanistan desiderano fare una sosta dalle parti delle montagne Nuba e sostituire i caschi blu egiziani, attualmente sotto inchiesta (?).

A breve saranno pronte le prime cartoline paesaggistiche del Sud Sudan, sicuramente quelle del 9 luglio, e i primi a timbrarne il retro sarà l’ufficio postale di Yambio. 
Sarà inoltre garantito il servizio di trasferimento denaro. 
Il 93% della popolazione sud sudanese, non accederà a quest'ultima comodità.

L’Etiopia, paese incaricato dalle Nazioni Unite per rendere più tranquilla l’area a statuto speciale, quindi “terribilmente incasinata”, di Abyei, ha non pochi problemi nella propria terra con i cosiddetti ribelli del ONLF, di cui hanno appena ucciso una dozzina di militanti. 
Immediata la condanna dell’agenzia per i diritti umani. 
Domanda , prima di affrontare problematiche altrui non dovrebbero guardare nel proprio cortile?

A voi, un'appagante serata.

Dimenticati.


In un ospedale fra le montagne Nuba, i posti letto non sono più sufficienti.
A occuparli non ci sono malati affetti da malaria, bambini denutriti, donne gestanti, bensì corpi, dilaniati dai proiettili sganciati con precisione chirurgica da vecchi apparecchi di fabbricazione sovietica, targati SAF.

Mentre a un paio d’ore di volo più a Sud la gente si appresta a dare il benvenuto alle personalità che hanno accettato l’invito per ascoltare l’inno nazionale del 193° stato, il popolo Nuba da non confondere con i Nubia, vive un tremendo dilemma.

Rischiare di andare nei campi per quel poco raccolto prodotto dalla misera pioggia di quest’anno o rimanere rintanati fra le crepe delle piccole montagne?

Scegliere quale motivazione li porterà, sempre che ne avranno l’opportunità, in quell’ospedale che per anni ha curato indistintamente chiunque, che venisse da Nord o Sud, da Est o Ovest. 
La fame o l’amputazione?

E poi, i giovani potranno nuovamente rivivere la loro Fariq, periodo in cui pascolando il proprio bestiame, i più provetti si cimentano nell’arte della danza e della lotta? 
“Pioggia Russa” permettendo, si intende.

Cos’altro dire? Che le rappresentative sportive del Sud Sudan, Kenya e Uganda si affronteranno in pacifici incontri di calcio e pallacanestro, nei giorni seguenti al Grande Party.
( a cielo aperto senza pericolo di pioggia fumante)

Vi saluto.


20000 Abeed


Nessuna doppia cittadinanza. 

È chiaro il messaggio del Presidente Al Bahir rivolto a coloro che occupano un ruolo anche di rilievo nel sistema politico ed economico del paese arabo.

Saranno, o meglio, sono costretti ad abbandonare le loro cariche professionali, le loro case, e gran parte delle loro ricchezze accumulate in anni di tormentata convivenza. Anni che hanno “permesso” di imparare correttamente la lingua nazionale,  e dimenticare la lingua  originale, tribale, da cui i loro genitori provenivano.

Saranno considerate persone sgradite, prive di diritti e di regolare carta d’identita, quindi passibili di deportazione. 
Saranno condotti al confine tramite autobus gentilmente forniti dallo stesso Governo desideroso di sbarazzarsene, complicando e non poco l’attività della nascente Repubblica del Sud Sudan.

20.000 schiavi.

P.S. che non rappresenti una priorità il futuro di questa gente è inutile ribadirlo.

Un sereno mercoledì.


Monday, July 4, 2011

Per coloro che conoscevano la valle di Kauda.



Nell'ultima settimana:

Ore 05.00 p.m. del 22/06, passaggi 2.

Ore 02.30 p.m. del 23/06, passaggi 3.

Ore 10.30 a.m. del 24/06, passaggi 3.

Ore 10.30 a.m. del 25/06, passaggi 1.

Ore 04.00 a.m. del 26/06, passaggi 6.

Ore 07.50 a.m. del 27/06, passaggi 2.

Ore 02.30 p.m. del 29/06, passaggi 4.

Ore 01.30 p.m. del 30/06, passaggi 2.

Ore 07.30 a.m. del 01/07, passaggi 6.

Ore 12.10 p.m. del 02/07, passaggi 3.

Firmato, Mig e Antonov.


Lo scribacchino.



Ciak



Era solamente un accordo politico e non militare, quello raggiunto giorni or sono in Addis Abeba, si affrettano a precisare le rispettive parti.

L’epurazione andrà avanti anche se l’ex candidato Abdel Aziz al-Hilu prendesse l’aereo allontanandosi definitivamente dalla terra natia. Dicono che ve ne fosse già uno pronto solo per lui e i suoi fedeli “ribelli”.

Ribelle appunto, ora il Nord considera sgradita la sua presenza, il popolo sovrano ha deciso e lui da dopo il 9 luglio occuperà il primo posto nella lista speciale dei criminali ricercati, di quel personaggio invitato al mausoleo addobbato del povero John Garang. Chi? Al Bashir, ovviamente.

Menù del giorno.

35 trattori fermi nello  stato Jonglei, la totale insicurezza non aiuta i coltivatori a tornare fra i campi.

Petizione affinché il rappresentante del Warrap State venga destituito, la doppia carica, locale e nazionale non gli consente di seguire gli impegni presi con il proprio elettorato.

Due ore di trasmissione radiofonica in Darfur, la missione ONU ne garantisce l’assoluta libertà e imparzialità. (personalmente, ci credo poco)

Sempre nel Warrap una compagnia locale di costruzione sarà portata davanti al giudice, colpevole di non aver adempito ai termini di contratto riguardanti una strada (Thiet-Luony Aker) per cui sono stati già versati gran parte dei 5,5 milioni di dollari.

P.S.     per te che sei in Zambia, un abbraccio forte forte.

MEMORIA TROPPO CORTA.



Ispettori incaricati dal governo del Sud Sudan, esaminano gli alberghi che ospiteranno i tanti stranieri che a breve invaderanno Juba per assistere al grande evento. Gli standard devono corrispondere a quelli internazionali, e non solo in estetica ma in educazione, igiene e servizi.

Tutto deve essere perfetto per questa data storica.

Già, storica ma al tempo stesso insignificante per la gente dei Nuba, popolazione amica del tumulato Garang, il quale a suo tempo la indicò come la vera artefice del trattato di pace che prese vita nell’ormai lontano ed altrettanto insignificante 2005.

Questi ispettori non andranno fra le caverne delle piccole montagne del South Kordofan, non ne esamineranno la terra, unico letto disponibile per madri e figli, non ispezioneranno le pentole logore e sporche con cui cucineranno il poco cibo che avranno recuperato per sfamare le bocche dei loro piccoli, non verificheranno le crepe nella roccia, unica cucina disponibile per nasconderne il fumo, non si accerteranno che le pareti della loro “abitazione” rispettino i criteri di costruzione vigenti, non ne hanno bisogno, resistettero per decenni ai bombardamenti, e lo faranno ancora oggi.

L’aspetto dei naturali “Bed & Breakfast Nuba” cambia, sicuramente qualche cratere in più, dentro il quale i figli di questa generazione abbandonata ci giocheranno alla prossima pioggia, immaginandola come una grande piscina regalatagli per il giorno della loro NON INDIPENDENZA.

a voi Nuba, la mia ingenuità.

Sunday, July 3, 2011

Rubrica


Con l'inganno ti procuri il pranzo, ma non la cena.




By deceit do you get the lunch, but not the dinner.




- 6



Napoli insegna, allontanare l’immondizia dal centro è il metodo utilizzato anche dalla capitale della novella repubblica del Sud Sudan. 

Il mausoleo dove è tumulato il patriota John Garang sarà teatro di parate e canti, a centinaia accorreranno fra autorità locali e straniere, uomini di affari di ogni dove, personalità che hanno “accompagnato da lontano” questa gravidanza.

I tre chilometri che separano l’aeroporto dal banchetto celebrativo saranno spolverati e illuminati, le frasi storiche troveranno spazio nei cartelloni pubblicitari, la torre che a gennaio contava i minuti che precedevano il referendum, ora scandisce il tempo che separa dal grande Party.

Il piatto di contorno a tutto ciò rimane lo stesso:

-un paio di soldati della vicina Etiopia uccisi da non si sa chi, in West Darfur …

-le tribù di Twic e Pibor nello stato di Jonglei si accusano a vicenda su chi sia stato il primo a sparare nei recenti scontri …

-il ministro del petrolio accusato di aver ceduto al Nord una porzione di petrolio esagerata …

-alla "mitragliatrice" Carter Center non mancano munizioni calibro Banalità …

-l’attivista per i diritti umani Hussein Rahma ancora in prigione …

-l’impresa di Pulizia Etnica nordista paga gli straordinari ai propri addetti, i Nuba devono essere ripuliti al più presto ...

P.S. George Clooney porterà il suo Martini?

a voi tutti, un'ingenua serata


Saturday, July 2, 2011

Diritti Umani.



Quante cose vengono chieste alla nascente repubblica del Sud Sudan.

Che la pena di morte sia bandita seguendo le orme di altri paesi quali Angola, Ruanda, Senegal, Costa d’Avorio per citarne alcune, e che le attuali condanne vengano commutate.

Che ci sia maggiore rispetto per le donne all’interno della famiglia, o che perlomeno siano tutelate nel caso si stanchino della propria condizione, sempre che venga presentato loro uno scenario migliore.(assistenza legale, tribunali imparziali, alternative tangibili)

Che le fanciulle sudanesi non debbano sottostare a contratti matrimoniali privi di qualunque libertà, ovvero, “Non è importante che tu lo ami, il prezzo per cui ti ho venduta è conveniente, sicuramente maggiore a quello che io dovetti corrispondere per tua madre”. (tengo a precisare, cultura del baratto umano, per fortuna in voga solamente  in alcune tribù sudanesi)

Che la libertà di pensiero ed opinione sia rispettata, ma ancor prima garantita, che le ancora poche e autorevoli firme locali non debbano sudare freddo nel battere i propri articoli nonostante il caldo della stagione secca.

Che i bambini siano tutelati, soprattutto gli orfani, garantendo loro un futuro quantomeno “non a vista”, che termini come accattonaggio, fame, privazione, disperazione, rimangano nel dizionario, senza riscontri.

Che tolleranza pari a 0 (ZERO) venga esercitata contro qualunque tipo di discriminazione fisica, religiosa, sessuale, ideologica.

Insomma tutto ciò che fra le montagne Nuba da circa 40 giorni viene messo sotto il Tappeto con il tacito assenso di Tutti.

P.S. In questi giorni il seguace di Bin Laden, ammiratore di Gheddafi, e interlocutore instancabile di Mahmoud Ahmadinejad,  nonché presidente del Nord Sudan, Al Bashir, festeggia il suo insediamento avvenuto ben 22 sporchi anni fa.

Ingenuamente vi saluto...