Friday, July 8, 2011

- uno


Lascio cadere lo sguardo sul viso di un bimbo ansioso di vedere le immagini dei preparativi per la grande festa che si svolgerà a Juba.

Lui non la conosce, sa che è distante dal suo villaggio, non saprebbe dirti quanto. Per lui lo è già tanto, distante, il paese successivo al suo, come poter immaginare qualcosa di ancora più lontano, di più grande. Forse sta pensando che un giorno anche lui camminerà su quelle strade, asfaltate di tutta fretta, anche lui osserverà con occhi smarriti il cemento che lo separa dal verde. 
Sicuramente incontrerà qualcuno conosciuto ai tempi di quelle immagini che lo fecero gioire e alzare il pugno perché altri facevano lo stesso.
Inciamperà nelle luci degli alberghi, il rumore delle auto lo avvolgerà, le parole diverse dalle sue lo confonderanno.

Vedrà i cartelloni pubblicitari che lo inviteranno ad usare la tariffa economica più vantaggiosa per chiamare la madre, rimasta al villaggio, al suo.

felice indipendenza a "tutti".