Sunday, July 31, 2011

Il nuovo Sud Sudan.



Aggirarsi fra i banchi delle macellerie di Yambio sembra non abbia nulla da invidiare alle vecchie caricature dei film di Totò. Dove le aragoste venivano opportunamente eccitate elettricamente da una batteria posta sotto il vassoio che le conteneva.

Dicevamo, cercare di comprare un po’ di carne non è cosa difficile, tutt’altro. Tuttavia anche da queste parti il vostro portafoglio, sempre che ne possediate uno, deve essere ben panciuto, altrimenti potreste andare via alquanto scontenti, e il banco dei reclami osserva il solo orario di chiusura.

Un suggerimento per tutti coloro che si trovassero nella città capoluogo del West Equatoria è di portare al proprio seguito una piccola bilancia perché è “tradizione” applicare sotto la pesa un leggero contrappeso tipo ferro da stiro. A tale inganno ha assistito un ministro nel neo governo sud sudanese, che protestando vivamente si è visto altrettanto vivamente invitato a farsi gli affari propri.

Ebbene, questa è una piccola parte del nuovo Sud Sudan, terra in cui è possibile crepare per una malaria facilmente diagnosticabile … in cui i professori locali pur avendo saltato gran parte degli anni scolastici, con adeguato, ridicolo, certificato di insegnamento possono tranquillamente formare le nuove teste pensanti … in cui la nuova leva militare si va ricomponendo con adolescenti che dovrebbero occupare i banchi di una primaria … in cui lo slogan per il referendum “il tuo voto è la tua voce”, riferito alle donne della nazione nascente non è stato altro che una gigantesca Balla.
Ma quale importanza avrà mai, è l’ultimo degli stati nati per essere Puttana di pochi al proprio interno, e di tanti per chi guarda da fuori.

Per chi si appresta a raggiungere le ambite località turistiche, buon viaggio.