Saturday, July 30, 2011

30 luglio 2011



Uno stato che ha appena dichiarato la propria indipendenza, quindi nuovo di zecca, può essere visto come una regina che porta in dote la propria ricchezza, di diritto entra a far parte della cerchia dei potenti.
La si invita a tutti i balli, la si iscrive a tutti i circoli possibili e immaginabili.
Le Nazioni Unite non ostacolano il suo ingresso, tantomeno l’Unione Africana, persino la Lega Araba le riserva una sedia. Le banche, “silenziosamente”, sono pronte ad accoglierne qualunque tipo di ricchezza.
Le agenzie per i Diritti Umani nonostante le loro giuste richieste, non vanno oltre.

Mi domando, ma un domani che verrà chiesto loro di intervenire come forza di pace, l’opinione pubblica accetterà che parte dell’esercito sia composto dalle centinaia di ragazzini (sotto i 14 anni) che attualmente si stanno arruolando? Già, perché un fucile mitragliatore AK, ovvero due terzi dell’altezza del piccolo soldato è quanto di meglio il nuovo esercito della repubblica sud sudanese ha da offrire.

È tremendamente facile limitarsi all’asfalto della capitale Juba, a nessuno interessa guardare al contorno, al resto del vestito della nuova reginetta, opportunamente confezionato dallo stilista Lobby.

Dallo scribacchino, buon sabato.