Saturday, April 30, 2011

da Nzara... (cliccate)

Attimi.



Il saluto di un bimbo, le sue cinque dita accompagnate da un sorriso che quasi invidi.

Lo sguardo di una donna stanca del suo fardello.

Di una giovane donna dagli abiti logori e sporchi, il suo imbarazzo.

Il caldo che non vuole rassegnarsi alla pioggia.

Il canto di una messa.

La polvere trascinata da villaggio in villaggio.

L’uscita dalla scuola, la corsa per i manghi e i piccoli lavori di casa.


Le voci che si rincorrono sperando in un attimo di pace, lungo anni.

Prima e dopo il referendum.

Nel caso doveste fare la spesa ...

(economia pericolante)


                                               SDG         SDG            USD
1kg di zucchero                          5                8                2,7 
50 bustine di tè                           5                9                3,0 
400 gr. latte in polvere               25              30               10   
½ litro di acqua                          2                3                 1               
2 kg di riso                                 5                 7                 2,3  
1 pezzo di pane                          2                 3                 1 
200 litri di gasolio                   500            800             267
25 kg mais                               60              80               26,7

... ma una volta giunti al negozietto, potrebbero essere aumentati nuovamente.

Rubrica


La lingua non ha ossa, tuttavia, è molto potente.




The tongue has no bones, however, is very powerful.

un po' di normalità



Un inaspettato incontro ieri sera, Daniele, di passaggio per una delle visite ai suoi confratelli sparsi per tutto il Sudan.
Parlare, raccontarsi, condividere idee e opinioni, il tempo di sorridere e bere un po’ di acqua fresca.
Sapere dove trovarlo nei prossimi giorni, scherzare sulle persone che anche io conosco.
Ricordare di una partita giocata a Juba e persa contro dei baldi giovani solamente 2 a 1.
Si fa tardi, le due ore di luce vanno terminando, l’ultima sigaretta, lavarsi i denti, un doccia che aiuta il sonno.
Ed è già mattino.
Buongiorno.

Friday, April 29, 2011

Scrivo per me e per coloro che vogliono sapere.



Ciò che scrivo rappresenta unicamente il mio pensiero, il mio apprendere, il mio provare, il mio vivere.

Quindi non si devono sentire in alcun modo coinvolte terze persone, quali enti, associazioni, missioni, di cui riporto il loro operato durante la mia permanenza in Sudan.

messaggio:

Essere neutrali, quindi nel mezzo del vivere quotidiano, dar voce senza essere strumentalizzati da una o più parti, ovvero non politicizzati.

Apolitico. (almeno per me)


Al prossimo post.

Aggiornamento danni collaterali.



Sulla strada da nord per giungere a Rumbek nella giornata di ieri, ben 5 camion da 25 tonnellate ognuno, che trasportavano merce per i vari venditori del mercato della città, sono stati assaltati e derubati di ogni cosa.

Ovviamente i beni, dallo zucchero all’olio, dal gasolio al cherosene, da medicinali al cemento, dai quaderni alle ruote, erano stati già pagati all’origine, conseguenza di tale episodio, il rincaro delle provviste di magazzino.

E non meno importante il dramma di tutti coloro che avevano investito, anticipando, sperando in un profitto non molto superiore al costo iniziale.  Soprattutto per quelli che intraprendevano per la prima volta l’arte del commercio ha rappresentato una immediata chiusura dell’attività, con relativo debito da affrontare.

Non crediate che esista un’assicurazione capace di risarcire tale perdita, non pensiate che le autorità locali stiano prestando attenzione all’accaduto, e tanto meno che esista un apposito ufficio a cui rivolgersi per ricevere sostegno.

P.S. sicuramente nel carico trafugato non erano presenti i fragranti biscottini richiesti dal principino inglese per le sue nozze.

20 contro 30



20 sono i milioni di dollari che il governo provvisorio di Juba avrebbe dovuto investire per il rimpatrio dei sud sudanesi residenti al Nord.

Cifra che è stata solo in parte utilizzata per la nobile causa.

Molti sono coloro che non hanno potuto fare rientro nelle città natale dei loro padri vivendo ora in balia di un quasi improbabile futuro, che si possa definire degno di essere vissuto.

Per anni hanno sopportato il duro regime arabo, dettato da regole di colore basate sulla tonalità della pelle, da oliva a tinta pece, facendone di quest’ultimi degli Abid, schiavi.

Sono stati importanti finché è servito, definendoli  prigionieri di Bashir, poi una volta certi dell’indipendenza  sono diventati ombre, insignificanti presenze, numeri trascurabili, un peso non trasportabile.

Il tutto sotto gli occhi dell’opinione pubblica ... pubblicamente “interessata”.

A spostare di tanto l’attenzione sono i 30 milioni di dollari che investiranno per celebrare una indipendenza mai come ora così tanto malata, per nulla rappresentante l’unità nazionale.

Benvenuti in Sud Sudan, terra di non democrazia.

Tanto per parlare.



Saluto il buon Cesare dopo un paio di settimane, avrei voluto fermarmi un paio di secondi, ma la conversazione non è mai vuota con lui, nonostante le nostre diverse vedute, a volte.

Ci raccontiamo del suo e del mio, le ansie , le aspettative, i rancori per ciò che l’indipendenza ha creato.

Un silenzio fra tanti rumori assordanti e pericolosi, è il risultato di appelli inascoltati, avvertenze non lette prime di ingerire questa enorme “pastiglia storica”.

L’unica corsa che ha sentito lo starter è stata quella al “prendo più che posso e in fretta”, prima che qualcuno si  accorga che la marmellata di tutti, è stata mangiata e digerita dai soliti pochi.

Fa quasi ridere che il governatore del Lakes State abbia messo come proprio portavoce un individuo che in tempi non sospetti lo accusò, giustamente, di essersi appropriato di milioni di dollari. Cosa lo avrà portato a un così repentino cambio di idea? Credo vi servirà poco tempo per capirlo.

Ebbene, questo è un piccolo esempio su chi ha emanato questa fresca costituzione, dittatoriale, di cui a breve vi parlerò.


Buon penultimo del mese.

Thursday, April 28, 2011

H.I.V.

rainbow,Nzara


E' questo arcobaleno che i bimbi vedono entrando nel salone del loro centro, sono loro i veri e unici proprietari di questo piccolo parco giochi.

Sono diversi, è vero, ma non per ciò che scorre nel loro sangue, ma perché soli, orfani di madre, di padre o di entrambi. 

A volte, e sono state tante le volte in passato, orfani di affetto, di rispetto, di dolcezza, di una parola, di un sorriso.

Basta poco per poter arricchire quel loro piccolo salvadanaio, ma sappiate, che non vi chiederanno monete o banconote, a loro sarà sufficiente una di quelle tante cose di cui per tanto tempo sono stati orfani.

Provateci.

Buon proseguimento di giornata.

Potete non leggere.



Un tamburo, di piccole dimensioni, si aggira nella periferia di Rumbek, il suo suono è differente dagli altri.

Intorno allo scorso autunno il capo di un clan della tribù dei Dinka decise per motivi a me sconosciuti, ma senza troppo sforzo potrei immaginare, di rapire un bimbo, e poco dopo interromperne l’esistenza.

Già grave fu l’atto ma ancor di più il modo in cui fu perpetrato.

La risposta a tale “affronto” non si fece attendere, da allora molti caddero sotto i colpi di coltelli, lance, proiettili, un incredibile conto alla rovescia che sembra non conoscere fine.

Si aggira intorno ai 130, il numero dei morti negli ultimi mesi.

Sono stati chiamati i soldati per presidiare i punti sensibili affinché questa carneficina possa interrompersi. 

L’ospedale è fra questi.

Già, perché dovete sapere che i destinatari di tali barbarie sono appunto i bambini in tenera età, sono loro che risarciranno per l’atroce perdita di quel bimbo, e la cifra da raggiungere è MILLE.

Tengo a sottolineare che ha ordinare tale massacro è stato un altro Dinka.

Tengo a ricordare che il governo attuale è Dinka.

Tengo a precisare che la corruzione trova terreno molto fertile fra i Dinka.

Tengo a farvi sapere che la bozza della nuova costituzione è opera di Dinka .(un probabile copia e incolla)

Dimenticavo, il suono differente emesso da quel piccolo tamburo, è dovuto a ciò che lo riveste, la pelle del bimbo barbaramente ucciso lo scorso autunno.

Buona giornata.

Rubrica



Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.








 Who really wants something, finds a road, the other an excuse

Wednesday, April 27, 2011

ricetta

Ingredienti:

50 $

1 bottiglietta sigillata di acqua calda

1 pezzo di pane

5,00 sveglia

1 fuoristrada

460 chilometri

1 soccorso a camion in panne

4 posti di blocco

7 sigarette

1 ruota forata

2 pause per evacuare

1 nubano

2 dinka

1 misto italiano

1 balanda

1 bonga

13 ananas sparse

1 misurino di pazienza

8 ore

Ponete il tutto in un frullatore, lasciate riposare per circa un ora e otterrete un viaggio Yambio-Wau.


Tuesday, April 26, 2011

uno sguardo

Una piccola lotteria da due pound a biglietto, tra le probabili vincite, un
cucchiaio, un bicchiere di plastica, un succo di frutta, una penna, una
bacinella, una caramella, o un pezzetto di carta che ti invita a "tornare a
scuola" … il tutto condito da uno stereo gracchiante.

Hai tempo di rileggere le giornate appena trascorse, di apprezzarne i suoni,
le ombre, gli sguardi, i dubbi.

Hai persino voglia di impugnare la macchina fotografica, inserire una
pellicola in bianco e nero, sentirne il click … sarà la memoria a ridar vita
ai colori.
La prima notte al centro per un trovatello scampato alla foresta, alla fame,
al essere solo.
L'ultimo pasto in compagnia delle suore di Nzara, ma è solo un timido
arrivederci, pronunciato a voce bassa.

Che il cielo sia bello nella sera di giovedì, nessuna nuvola, o temporale …
la mia amica, le mie sette note,la mano che non mi abbandona.
Anns partirà, e sarà un giorno speciale, non solo per lei,
ma per coloro che vivranno della sua presenza.

Sud Sudan, Nzara a 165 km da Tambura, da voi ...molti più.
Una notte serena.

Semplici calcoli


Durante il nostro caffè mattutino, Stephen ed io ci siamo dedicati alla matematica, intendiamoci, nessuna equazione comparata, calcolo di portata, o algoritmo, ma un paio di semplici moltiplicazioni.

Calcolando i vari conflitti, per antiche rivalità tribali, per pascolo, per unità nazionale, per commercio, per oro nero, si presume che ogni giorno in giro per il nuovo Sud Sudan ci siano circa 70 morti, e credetemi è molto in difetto.

Ebbene, se pensiamo che ad oggi mancano esattamente ottantacinque albe per il prossimo alza bandiera, il numero sarà 5985..... ovviamente senza contare i precedenti.

Pensate che a oggi, in Mapuordit il conflitto fra Jur e Dinka non ha avuto termine, gli sfollati si aggirano ai 40.000, e il governo di Juba (?), dopo ben tre settimane dal loro incontro con la delegazione delle Nazioni Unite, non ha ancora inviato personale per ristabilire l'ordine.

Perdonate la mia testardaggine, stupidità, ingenuità.

Ma non capisco quale sia il compito dei tanti osservatori, militari,
agenti delle Nazioni Unite, forse, imparare altri linguaggi,
sapere dove è possibile trovare un buon aperitivo, una stanza con aria condizionata, una pizza?
E' semplice in AFEX, la stessa che ha ospitato il fidanzatino di Elisabetta.

Ora che lo sapete, ma sicuramente non avevate bisogno di suggerimenti da parte di un povero scribacchino, potreste fare qualcosa?

Anticipatamente,Vi ringrazio.



Monday, April 25, 2011

cantastorie


Caricare la batteria del telefonino ad una bancarella del mercato.

Abdulaziz Adam al-Hilu, rappresentante del SPLM per il South Kordofan

I manghi che cadono sotto i colpi delle pietre lanciate dai ragazzini.

… raggiunge Iban per un sopralluogo

Una donna in attesa che un improvvisato  parrucchiere di strada finisca il proprio taglio dei capelli.

… per chiedere alla sua gente di stare calmi

Un albero stanco del vento, delicatamente sdraiato lungo la strada, interrompendola.

di non commettere azioni  offensive verso il popolo del Nord

Aule governative dalle azzurre finestre, vuote, come sedia qualche sasso, per tavoli le ginocchia degli alunni.

… il Nord invia uomini per destabilizzare

Due giornaliste francesi venute per sapere su LRA, scriveranno il solito articolo.

… il popolo dei Nuba attende il 2 maggio

Un tè sulla strada.

... gli uomini del Nord vengono messi in prigione

Tre bimbi e una donna anziana impegnati a zappare un piccolo orticello.

... domani saranno liberi

Lo sguardo dei passanti, il mio viso non fa più notizia.

... appena il rappresentante dei Nuba avrà terminato il suo "comizio"
                
ore 20,55 il mio  piccolo portatile ricoperto di fastidiosi insetti.

... e i preparativi per un eventuale ...

ora 21,00, inizia a piovere... buona notte

nuovo giorno



I tamburi avvertono che l'alba è alle porte, le prime voci, il mio caffè istantaneo.
E' una fresca mattina, a breve raggiungerò le suore per la colazione,
la gente si riverserà per la messa dell'Angelo nella chiesa costruita sessanta anni fa.
Una telefonata ci avverte che alle porte di Malakal gli scontri che hanno avuto inizio venerdì non cessano ancora.
Leggo la mia amica Anns, il suo visto per lo Zambia è pronto.
Il suo canto andrà lontano, non tornerà da queste parti, ma son certo che farà grandi, semplici cose.

Ho ancora un po' di batteria e un briciolo di connessione per augurarvi una serena giornata.

Sunday, April 24, 2011

rewind


bimbi che aiutano suor Giovanna nella conta delle offerte pasquali, e vedere da quale cestino giunge il maggior numero di banconote sbiadite da 1 pound ...

ascoltare suor Maria Teresa che mi informa circa lo scarso aiuto che ricevono dal governo, pochi libri, a cui devono sopperire fotocopiando affinché tutti gli studenti possono avere ciascuno il proprio ...

i canti della messa che sembrano non avere mai fine ...

apprendere da Rosario che un bravo infermiere di origine Jur non potrà rientrare in ospedale a Mapuordit, pena, non gli verrebbe "perdonato" di essere appunto, un Jur  ...

la solita doccia con pentolino a lume di lanterna ad olio ...

trovare una Bibbia, recente pasto di termiti avventuriere ...

la telefonata del mio amico Gino ...

sms di auguri da parte del vescovo di Yambio, Edward ...

la simpatia di suor Sara mentre mi racconta dei pregi e delle carenze del suo, loro ospedale ...

verdura, tanta, per la cena con le suore comboniane ...

le mie sigarette Supermatch da un  pound ...

i suoni della notte di Nzara che accompagnano il mio scrivervi ...

la buonanotte che a voi rivolgo, dal Sud Sudan, terra di passato, presente, ma ancora priva di futuro.

Un semicerchio colorato.



E’ una piccola ma importante oasi per coloro, grandi e piccini che saranno accompagnati per il resto della loro vita dalla tremenda piaga dell’ HIV .

Il suo nome è Rainbow, a due passi dalla comunità comboniana di Nzara, nella provincia di Yambio.
Come dissi nello scorso mese è un’opera donata da due associazioni italiane, Aiutare i bambini e Poilon.

Non  solo, è anche un centro dove trovano sostegno 600 adulti, ricevendo assistenza medica, e domiciliare  per i casi più gravi, cibo, vestiario, un’opportunità di rendersi utile e non meno importante, conforto.

La struttura per i più piccoli è un bellissimo salone colorato, dove primeggia un grande arcobaleno, e poi, tavoli e sedie, scaffali, matite e quaderni e gli immancabili giocattoli (perché dovete sapere, che anche da queste parti si usa giocare, non troppo ma il giusto) sempre che ci sia qualcuno disposto a donarli, come in questo caso forniti dai tanti amici di Giovanna ( ma credetemi, non bastano, quindi …)

Circa cinquanta bambini, che raggiungono il numero di 120 nei periodi di chiusura scolastica, trovano uno spazio tutto loro dove potersi esprimere liberamente con l’adeguato supporto di due maestre e la dolcezza di suor Giovanna, appunto.
Non è comunità residenziale, ad eccezione per alcuni casi particolari.

Se volete essere di aiuto o darne, o entrambi, perché nessuno vi vieta di farlo, contattatemi.

Saturday, April 23, 2011

23 aprile 2011



Ancor oggi mi domando perché un gruppetto di sbandati soldati, armati di qualche fucile, come LRA, debba o possa incutere timore da queste parti. Perché è di questo che si tratta, un manipolo di ben 100 uomini, e credetemi il numero è largamente in eccesso.
Sarà per caso, perché è stata utilizzata come possibile scusante nel qual caso non fosse giunta l’indipendenza dal Nord ?.E ora, per incrementare facili (redditizi guadagni per pochi) commerci con l’Uganda, data la loro così elevata generosità nel offrire sostegno alle truppe governative di Juba per debellare questo così terrificante male?! … chissà.

Comunque anche da queste parti SPLA chiede un contributo alla popolazione, poveri inclusi, per la grande festa del 9 luglio, ovvero rinunciare ad uno o persino due giorni di salario, e che la diaria sia governativa o privata non fa alcuna differenza, anzi tanto meglio se giunge da qualche organizzazione cooperante.
Certo se iniziassero a spendere meglio il denaro dell’olio nero, sicuramente non ci sarebbe bisogno di svuotare il misero portafoglio della gente indigente, che credo non vi stupirà sapere, è molta.

Tuttavia, non vedo molte bandiere, striscioni, o strutture inneggianti alla prossima proclamazione.
Non sento parlare della prossima Unità Nazionale, quasi fosse un tabù, un qualcosa da non menzionare, o almeno da non dire a voce troppo alta. Solo per radio puoi sentire decine di telefonate accuratamente preparate che esprimono la loro gioia a riguardo, un sogno che diventa realtà, un segno quasi biblico.

E se vi dicessi:

Jur- Atuot
Dinka- Nuer
Schilluk-Dinka
Nuba-North Sudan
Misseriya-SPLM
SSLA-SPLM

… e tante altre ancora.

Dimenticavo, non sono incontri di calcio del prossimo campionato sud sudanese che avrà inizio il 9 luglio, bensì una piccola parte dei conflitti che stanno mietendo vittime, ovvero MORTI, negli ultimi tre mesi.

P.S. più di trecento camion sono fermi al confine petrolifero.

A voi tutti, circondati da uova pasquali, un augurio … anche per questa occasione, decidete voi.

Friday, April 22, 2011

Senza fine.

Ahmad Muhammed Harun (NCP) Abdulaziz Adam al-Hilu (SPLM) Telefon Kuku Abu Jalha (independent) Mekki Ali Balail (Justice Party) Al Tahir Khalil Hammouda (NUP)

Sono loro i personaggi che si contenderanno il voto dei 2,5 milioni di abitanti della quinta regione più estesa, ovvero il South Kordofan nel prossimo 2 maggio.

Abyei, voglio ricordarlo ai meno interessati o conoscitori del Sudan, si trova in questa regione.

Cosa credete che accadrà quando verranno scrutinate le schede la settimana successiva al voto, esattamente l'8 maggio?

Attualmente la strada che collega i due stati, l'unica percorribile dagli autotrasportatori per portare materie di prime necessità al sud, è chiusa per gli scontri che stanno avendo luogo in questi giorni.

Le famiglie di radice araba stanno lasciando le tavole apparecchiate delle loro abitazioni per far posto ai  loro soldati.

Oltre ai prezzi continuerà ad aumentare il numero delle vittime.

Qualcuno ha ancora voglia di definire il referendum del 9 gennaio, un avvenimento recente e di qualche interesse?

Qualche giorno dopo  l'avvenuta indipendenza, era solamente un corto articolo di 14ma pagina in qualche quotidiano.

Cosa sarà dei miei, vostri amici dei Nuba, "prigionieri della geografia"?

Rubrica


La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta. 






The butterfly counts not years but moments: for this, her short time is enough.









Momenti



La pioggia è stata colonna sonora del sonno, ha riempito i catini, ha rinfrescato le strade, ha  bagnato gli orti … ha lasciato il passo alla piccola processione di questa mattina, dal mercato fermandosi ad ogni croce segnata a terra lungo il tragitto che porta all’ospedale.

E’ stata una buona amica, la pioggia, non ha disturbato, anzi ha  rinfrescato l’attesa, la preghiera, il silenzio, lo stare insieme.

E che l’ultima stazione di un canto sottile, di una rinascita, sia stata un albero secolare, il pianto di un malato, i resti di un auto, il reparto per i tubercolotici, dei  vecchi servizi igienici, lo sguardo dei pazienti, non ha importanza, anzi ne rende ancor più omaggio.

Da Nzara, piccolo paese alla periferia di Yambio.

Thursday, April 21, 2011

Nzara, Western Equatoria.


Nzara è uno dei luoghi in cui sareste costretti a spostare nuovamente le lancette del vostro orologio.
Un ora indietro rispetto al resto del paese, da queste parti in Sud Sudan, ma ciò non significa restare fermi o non tentare una ricostruzione  di ciò che la guerra e le continue scorribande armate del LRA hanno distrutto, logorato, reso  quasi insensibile.
Vi affascinerà il verde, i sentieri saranno instancabili spettatori del vostro curiosare, l'ombra vi rassicurerà con braccia legnose e fiorenti.
Zande è la popolazione di questa terra, un pò mi ricordano Stephen e la sua gente, come loro, agricoltori, costruttori, fieri combattenti.
Se mi permettete vorrei spendere due parole per delle persone importanti, semplici, Giovanna, Pierina, Sara, MariaLuisa, Nadia, MariaTeresa, e l'assente Eugenia, di cui conosco solo il dolce viso grazie a una foto mostratami in Italia dalla buona e rumorosa madre del Gino.
E' presto per raccontarvi qualcosa di loro, ma certo è che non perderò occasione per ascoltare il loro vivere cercando di far miei i momenti di questo mio passaggio, che sono sicuro non rimarrà tale.

P.S. connessione disastrosa, quasi impossibile.

Wednesday, April 20, 2011

Cosa chiedere di più?


Acqua contesa
Politica di instabilità
Mercato dopato
Inesperienza esportata
Corruzione a tutti i livelli


Non bastano i problemi interni del corno d'Africa, il conflitto per l'acqua con i paesi che condividono il Nilo fa scattare una serie infinita di allarmi, dubbi, accuse e smentite.
L'investimento che l'Etiopia si appresta a mettere in opera fa accrescere tensioni che in questo periodo di cambiamenti potrebbe apparire quanto mai inopportuno.
Il "siamo tutti fratelli " sembra non essere sufficiente, in particolar modo se viene pronunciato da un paese, l'Etiopia appunto, che da anni riduce all'osso la propria opposizione politica interna e non accetta la dicitura "diritti umani" nello statuto delle associazioni che operano nel loro territorio.

L' SSLA sempre più convinto a voler rovesciare un governo incapace e corrotto, promette di voler rappresentare per un periodo transitorio di due anni l'intero sud Sudan, realizzando le prime elezioni politiche nazionali del nuovo stato africano.

La presenza delle grandi ONG e compagnie investitrici
ha dopato l'intero mercato sud sudanese creando
a tempo di record delle bolle di mercato di inimmaginabili proporzioni.
Non vi è dubbio che trovare stanze al prezzo di più di 100 dollari sembra quanto mai fuori luogo per un paese che deve ancora nascere e la maggioranza della popolazione locale è assistita ancora per il 90 % dagli aiuti internazionali.
Quindi non bisogna meravigliarsi che i cooperanti,imprenditori e i pochi nuovi ricchi sudanesi debbano trovare modo di spendere un po' del loro stipendio in qualche locale finto caraibico.

L'inesperienza che questi giovincelli operatori  portano in questi luoghi è di proporzioni esagerate, non potete immaginare quanti non abbiano la giusta conoscenza del territorio, e commettano l'errore di non chiedere consiglio a presenze missionarie per tastare il polso di una nazione così acerba.

Corruzione? Dilagante, pensate ad un ufficio qualunque, ad un posto di blocco, ad un appalto per la costruzione di un ospedale, ad un volo umanitario, e non rimarrete delusi.
Ne troverete in abbondanza e vi sembrerà normale.

Arrivederci, il mio viaggio per Nzara deve proseguire.



Tuesday, April 19, 2011

Nel segno del se.


potrebbe capitarvi di aspettare ore prima di poter abbandonare il mercato delle mosche di Juba

potrebbe capitarvi di essere l'unico bianco a viaggiare coi mezzi pubblici, da tempi immemorabili

potrebbe capitarvi di rimanere a piedi lungo la strada

potrebbe capitarvi di attendere ore prima di trovare un altro mezzo

potrebbe capitarvi di dover camminare sotto l'ultimo sole cocente che precede le piogge

potrebbe capitarvi di sostare in un villaggio per riprendere fiato

potrebbe capitarvi di accendere qualche sigaretta all'autista del mezzo che avete trovato

potrebbe capitarvi di essere intimoriti dalla guida dell'autista a cui avete acceso le sigarette

potrebbe capitarvi di comprendere che l'autista cerca di raggiungere il villaggio più sicuro

potrebbe capitarvi di pagare un posto dove riposare, ben 6 dollari

potrebbe capitarvi di confondere i servizi igienici per la doccia

potrebbe capitarvi di scrivere pensando che a qualcuno possa interessare

potrebbe capitarvi di amare un luogo così astioso

potrebbe capitarvi di avere dei dubbi sul vostro stato mentale

potrebbe capitarvi di chiudere gli occhi e riconoscere di non possedere altra vita che questa

buonanotte, se vi capita.

Avviso per i pendolari, pazzi, turisti casuali e scribacchini.


Un piazzale alla periferia di Juba è il teatro delle partenze per raggiungere le differenti località turistiche sud sudanesi elencate nelle migliori guide mondiali.

Ragazzi di qualunque età rincorrono i possibili partenti strillando le varie soluzioni di trasporto ...

1 scomodo
2 terribile
3 chiaro oltraggio al concetto della salute.

Comunque, nel caso vi trovaste da queste parti non arrivate sprovvisti di denaro e di pazienza, state pur certi che non partirete fino a quando l'ultimo centimetro cubico non sarà occupato da portatore sano di banconote.

Non è garantito un orario esatto per la dipartita.
Non sono accettati reclami.
Non chiedetevi a che ora giungerete a destinazione.


Dettaglio ... non è certa la vostra partenza.


Dal piazzale dei fuggitivi ricoperti di mosche (me compreso), a voi che vi apprestate a sorseggiare il primo caffè della giornata auguro un buon principio.

Monday, April 18, 2011

messaggio di benvenuto per il nuovo "Sorriso per il Sudan"


welcome



firmato, Daniele Moschetti

Utopia, soltanto mia.

ancor oggi, un passato mai così attuale.


A volte, non so cosa darei , affinché tutto rimanesse come in questo semplice dipinto ...

Vorrei che fossero solamente i valori umani a progredire, a crescere, fosse unicamente il concetto di emancipazione ed eguaglianza, a rinascere, l'interesse e il rispetto per il proprio simile.

Scusatemi, una sereno proseguimento a tutti voi.

carta d'identità.


Stephen oggi si è trasformato in una trottola, deve rincorrere gli uffici anagrafici sparsi in ogni dove, per poter rinnovare i documenti, che gli sono stati sottratti durante il viaggio per raggiungermi a Rumbek.

Uno dei certificati giustamente richiesti è quello di nascita, 
mi domando, quale? quella che molto probabilmente nessuno conosce, sicuramente la stessa che tempo addietro decise che poteva rappresentare al meglio la sua età, ovvero il 1 gennaio 1975.

Giochiamo spesso sul fatto che lui sia più giovane di me, quindi per rispetto dell’anzianità il bagaglio più pesante spetta a lui, quindi, spero vivamente che decida di mantenere il primo dell’anno di 36 anni fa come segno della sua venuta al mondo.

Curiosità, gli crederanno sulla parola? O farà fede una fotocopia del suo precedente documento opportunamente non corrispondente al vero, che avevo conservato nella mia borsa?

Ho deciso, chiederò anch’io un nuovo documento, proporrò il 31 dicembre 1974, in questo modo l’anzianità verrà ugualmente rispettata, ma mi sarò tolto dal viso qualche ruga e un paio di capelli bianchi che da tempo mi accompagnano, alternativa sarebbe  trasferirmi poco distante da qui, in Etiopia per scendere di ben 7 anni, da quelle parti Gregoriano e Giuliano, giocano a rincorrersi da decenni.

Vi terrò aggiornati, circa i documenti di Stephen, ovviamente.


Per Resi & Peter ... e non solo!!!! (video appello)


spero possiate dedicare qualche secondo della vostra giornata per ascoltare l'appello del mio amico Rosario ...

grazie dell'attenzione.

lo scribacchino vi augura un martedì riflessivo.


richiesta di dottori e infermieri volontari


Sunday, April 17, 2011

una manciata di pensieri.



Tre canzoni ripetute un numero imprecisato di volte hanno fatto da sottofondo al viaggio che mi ha portato a Juba.

Osservo lo sguardo tenero di Stephen, lui soldato per anni, vedovo e non più padre, di questa zona conosce bene le foreste che la circondano, un tempo più folte … il progresso lo cattura per un istante ma non lo disorienta.

Lo ascolto con attenzione quando mi racconta a tratti ciò che era il suo Sudan, un puzzle di immagini a cui dare un ordine sembra impensabile, sai perfettamente che pur selezionando i colori non otterrai un nitido disegno, troppi sono i contrasti, le macchie, i vuoti … impossibile.

Le costruzioni avanzano, molti perdono il passo, il contorno del nuovo è rappresentato dalle aree studiate a tavolino per i nuovi poveri della capitale emergente, per coloro che inseguono un sogno pur sapendo di non essere invitati al grande banchetto.

Forse qualcuno dimentica che non vi è alcuna differenza fra guerra ormai tramontata e conflitti recenti sparsi in ogni dove, in entrambi i casi, i morti sono morti.

23 nubani uccisi a Rashad, mercoledì scorso.

P.S. certo Anns, ho salutato Valentino.

Rubrica


Il giovane cammina più veloce dell'anziano, ma è l'anziano che conosce la strada.






The young man walks faster than the elderly, but the old man knows the road.

Saturday, April 16, 2011

Io so esattamente per chi tifare.



Domani proseguirò con il primo mezzo che troverò, alla volta di Juba, città del nuovo asfalto, dei grattacieli in plastico, del commercio incontrollato, dell'esproprio, del non si sa che cosa.

Tuttavia, a tutto ciò risponde la presenza di missionari, da sempre impegnati affinché non cresca solo l’interesse, bensì il valore della vita, del futuro, del vivere insieme condividendone tutti gli aspetti, anche quelli che non vorreste conoscere, facendone un insegnamento, un modello da seguire non rappresentabile nei cartelloni pubblicitari, creando e alimentando una breccia in un ognuno di loro, di voi, di me.

Fra loro mi piace pensare, o meglio credere che vi sia un mio nuovo amico, Daniele, missionario comboniano, qualcuno lo definirebbe un uomo tutto d'un pezzo, a me piace considerarlo un semplice fra i tanti che non comprendono la eccezionalità del saper rimanere se stessi, sempre, quindi unici.

A te, Daniele, a domani ... a voi, buon fine settimana.

Corruzione = Falsificazione


Il primo effetto di un governo instabile, immaturo, corrotto.


AG ...... non esiste.
Potreste trovarne molte nel vostro portafoglio


Gino...che sia un segno?


messaggio per chi vuole intendere

Un uomo, un nome, una storia.



È un uomo semplice, ha vissuto in questa terra, fra amarezze e gioie, fra massacri e rinascite, si è cibato di ciò che il Sudan ha concesso, senza chiedere qualcosa di diverso, di migliore … certamente, lo ha inseguito, lo ha sognato, ha pregato e non smetterà di farlo, un futuro più umano per questo popolo.

La sua è una presenza forte, il suo animo, il suo vissuto, la sua fede parlano per lui, non hai bisogno di chiederti chi è, cosa ha fatto, cosa ha visto, trascorrendo qualche minuto in sua compagnia ti sarà sufficiente per capire che la sua esistenza è parte di questo mondo imperfetto, crudele, che molte volte  non concede una seconda opportunità.

Non vi sto parlando di un eroe, di un mito, o del nuovo messia, ma di un uomo come altri, fatto di imperfezioni e debolezze, ma il non nasconderle rende quest’uomo, speciale.

Potrete non condividere aspetti del suo operato, ma credetemi, nulla di ciò che fa è dettato da falsità o ambizione, caratteristiche dilaganti fra chi indossa un anello importante.

Il buon Cesare, pronto a chiedervi scusa, a  donarvi un abbraccio, un consiglio, il tutto sempre accompagnato dal suo sguardo ricco di storia, quella del Sudan e la sua, che saranno legate per sempre e mai nessuno potrà dire il contrario.

Buona giornata al mio amico Cesare, vescovo della diocesi di Rumbek, nello stato del Sud Sudan.

Friday, April 15, 2011

scorci di vita

non è un luogo di culto, e neppure una casa di tolleranza,
ma una semplice abitazione.

nel caso foste appena usciti dal vostro ufficio e
voleste rinfrescarvi l'alito per non fare brutte figure
con la vostra compagna.(unica raccomandazione,dovete premere a fondo)

lui vi aspetta, se desiderate incontrarlo, vi darò le coordinate
per rendergli il giusto omaggio.
(il suo ultimo incontro? credo un ISUZU)


hai qualcosa di differente dal sorgo?
credimi, non rifiuterà, porgiglielo.

10 senza lode.


Mi è stato chiesto se una parte del vestiario donato può essere venduto.

Premessa, nella maggior parte dei casi le varie agenzie umanitarie limitano il proprio aiuto a sacchi di sorgo e qualche litro di olio, in particolar modo “per gli aventi diritto di lebbra.”

Seconda premessa, mi raccomando non fate l’errore di pensare che anche il più banale sostegno “umanitario” non vada a impinguare per vie indirette un debito pubblico già pesante.

Terza premessa, non crediate per un solo l’istante che il nuovo governo traballante di Juba stia sostenendo servizi come quello sanitario o educativo. Non nego che in alcuni casi, vengano persino costruite delle aule, peccato che i pochi insegnanti il più delle volte ne sappiano meno degli stessi alunni in ritardo di anni, o come per l’ospedale di Rumbek dove l’unica certezza per un praticante è di perdere tutto ciò che ha acquisito durante il periodo formazione.

Quarta premessa, spero non crediate alle favole, che nel caso venga trovato qualche pezzo grosso, non solo per importanza ma anche per taglia di pantaloni, con tanto denaro statunitense al confine col Kenya, lo stia facendo per ottenere un miglior cambio in Nairobi, per poi investirlo in opere pubbliche.

Quinta premessa, non crediate minimamente che gli impomatati osservatori sappiano realmente quale sia il loro compito, scusate, sì lo sanno, e non ha nulla in comune col’interesse della gente, seguono una linea d’oltreoceano.

Sesta premessa, nessuno di voi pensi che durante questo periodo di transizione le armi siano state requisite e raccolte in depositi, potreste rimanere delusi nel non trovare in qualsiasi capanna, una sedia plastico-cinese, bensì un AK.

Settima premessa, non cadete nell’errore di credere che la mano dello stato Chiesa  possa in alcun modo impedire a questo dilagante batterio, chiamato corruzione, di mettere radici.

Ottava premessa, quando fate il pieno alle vostre auto acquistate con sacrificio o meno, pensate a tutti quei posti dispersi nel mondo, in cui la gente del proprio abbondandante oro nero conosce soltanto l’odore.

Nona premessa, se per caso da oggi in poi voleste fare qualcosa affinché un domani avvenga un cambiamento, insegnate ai vostri figli l’importanza dell’essere umano, del libero pensiero, del diritto ad una vita giusta.

Decima premessa, non crediate che i tanti missionari possano fare a meno del vostro aiuto, contributo, sostegno, incitamento, tutto crollerebbe, credetemi.

Allora sì, che venga venduto parte o tutto il vestiario,  se questo servirà a comprare qualcosa di più del solito sorgo e olio “gentilmente donato”, affinché qualche paziente possa nutrirsi di cibo un po’ più sostanzioso.
Sì Rosario, vendilo.

 BUONA GIORNATA, E SCUSATE IL DISTURBO.

Thursday, April 14, 2011

messaggio video ( ovviamente da cliccare )

Premio Nobel della Pace, Obama, ma di quale mondo? Non questo.


Le sanzioni economiche in vigore dal lontano 1997, per quanto riguarda il nuovo stato del Sud Sudan, avranno termine  il giorno successivo alla proclamazione, ovvero il famoso 9 luglio.

SEMPRE  CHE TUTTI SIANO DELLA STESSA OPINIONE, MA NON SEMBREREBBE.

Che nel frattempo siano stati eseguiti espropri  non giustificati e allontanamenti forzati da parte dello SPLM/A, in varie aree del territorio, non ha alcuna importanza per il governo statunitense e per la sorda pecora dell’opinione pubblica mondiale.

Quindi, che tutto accada, ma che abbia termine per l’alzarsi della nuova bandiera, e se questo significhi la totale sottomissione delle popolazioni non Dinka, non ha rilevanza alcuna.

Nuove sigle si aggiungono, e sempre più gente acquista la nuova tessera, non ultimo l’SSLA portavoce dell’ormai dilagante ed evidente corruzione presente in ogni ambiente dello SPLM/A.

Come dire, fesso chi si ferma …

I nuovi contratti devono essere firmati, patti attendono di essere suggellati con liquori importati liberamente da ogni dove, e fiumi di olio nero devono raggiungere i serbatoi di nuove “autovetture”.

Lasciatemi pensare …
Che sia sempre la solita storia?
Democrazia partorita dalla famosa Madre Lobby?
Direi proprio di sì.



14 aprile 2011



Una preghiera, un caffè, della maionese calda spalmata su un pezzo di pane duro ... se voi foste da queste parti la mattinata potrebbe avere inizio in questo modo, e sareste contenti.

Il giro delle visite condotto dal Dott. Rosario, con l’aiuto di Yano e brother  Andres, vi porterà fra i letti dei pazienti, dove potrete trovare un po’ di tutto, dall’uomo geloso dei suoi due proiettili, al ragazzino cui un batterio sta mangiando le ossa, fino  a giungere a una bimba affetta da un’allergia, così forte da rendere il letto il suo unico regno.


la certezza di Mapuordit


L’ospedale è un piccolo terreno macchiato dai vari reparti disposti in un incomprensibile (a voi) disegno, ma, trascorso qualche minuto, e una volta conosciuta la storia di questo luogo, capirete che ogni cosa ha un proprio senso.
Un appunto, non vi è connessione telefonica, cosa molto strana, per un’area che accoglie una così importante opera, ciò faciliterebbe e non di poco l’operato … e avrebbe quanto meno informato chi di dovere su cosa stava accadendo nelle ultime settimane.

OPS!  Sono appena arrivati cinque baldi uomini delle U.N., differenti nazioni, diverse uniformi, tuttavia  provvisti di identico smagliante sorriso e macchina fotografica, per cosa ?

Sinceramente, poco m’interessa.

Wednesday, April 13, 2011

Antipasto



Eccomi nuovamente a voi, precisamente  da Mapuordit, dall’ospedale, primo testimone degli scontri che si sono verificati nelle ultime settimane, fra dinka e jur.

Ho potuto rincontrare Rosario, chirurgo e direttore di questo nosocomio, comboniano, da anni missionario in terra sudanese.

Proprio oggi il team italiano di “Find the Cure” è partito per rientrare in Italia, dopo aver sostituito egregiamente, Rosario e il personale per alcune settimane.

Cosa dire di questa struttura? Non è “solamente” un ospedale, bensì un punto di riferimento per i vari villaggi che lo circondano, un luogo dove poter trovare delle certezze, delle risposte, un aiuto, una speranza.

E’ anche scuola per i futuri infermieri che fra tre anni prenderanno posto in altrettanti ospedali, tra cui Yambio, Nzara, Yirol, Rumbek, Gidel, Wau, Tonj, e ovviamente lo stesso Mapuordit.

A breve il progetto della cooperazione italiana andrà ad esaurirsi, e non sono previste deroghe.

Quindi ... rimanete collegati. grazie


alla mia dx father Jacek , alla mia sx brother Andreas

Domani sarà migliore.



Oggi sono un po' stanco, devo riordinare i pensieri, alcune volte capita di doversi ascoltare, e accettare cosa il tuo più profondo ha da dirti …
Evadere per un po', pensando ad altro, una pagina di un libro capace di portare altrove la tua mente, escogitare un sistema affinché  ciò che ti circonda, la parte non bella, non prenda il sopravvento …
Sapersi isolare perché tutto abbia una forma più nitida, e che gli occhi non siano stanchi quando dovranno riconoscere la cruda semplicità degli eventi e accettarne i motivi …  la compassione di un gesto … lo sguardo basso e sofferente di chi non ha che quello … gli inganni, sempre in agguato, terribili insegnanti, da cui mai vorreste ricevere lezioni, ma pur sempre importanti.
Parole confuse, ma oggi è così che va il mio mondo.

Rubrica

La sapienza è come un baobab: con due sole braccia non puoi stringerlo tutto.




Wisdom is like a baobab tree: with only two arms can not hold it all. 

Tuesday, April 12, 2011

Differenze.



Cosa insegneranno gli anziani dei villaggi ai tanti bimbi che in ogni dove gironzolano incuriositi fra le capanne,” che l’uomo bianco/giallo  è qui per far cosa, per prendere cosa, per portare cosa, per assistere a cosa?”

Questi strani personaggi che periodicamente alternano le loro presenze scandite da una firma di cooperazione, a cui segue il solito vademecum del come portarsi," non fare questo, non dire quest’altro, ricorda chi ti paga, quindi non danneggiarne l’immagine, limitati al tuo compito, compila le ricevute, e sii sempre munito di sguardo intelligente." ( Perché ?)

Ebbene, raoul tendente ormai  al color marrone, e stephen, sempre stazionario da anni al color nuba, questa mattina, una volta terminato di destinare i vari armadi metallici che Sorriso per il Sudan ha donato per la Diocesi di Rumbek, avevano un aspetto esteriore che faceva veramente schifo. ( ci tengo a precisare, solo quello esteriore )

Urge una doccia, le mucche,  moneta locale, potrebbero ingelosirsi del nostro inconfondibile profumo.

South Kordofan-Lake States



… guardo fuori dal cancello, all’ombra di un albero, lui titubante, indossa la camicia a maniche corte che gli lasciai l’ultima volta, la polvere ne nasconde il colore, poche parole, un unico lungo abbraccio, visibilmente stanco ma ancora in forze per raccontarmi un po’ del suo viaggio, gli dico di fare una doccia e riposare un po’, che ci sarà tempo per raccontarci …

l’amico del buon Gino, del curioso Roberto, del vulcanico Angelo,
del giovane Matteo, del nonno Tarcisio, di chi ancora non lo conosce,
e anche mio , è qui.

Lui vi saluta e vi abbraccia.

Stephen Chamuze, tra i 35 e 1 40 anni
data di nascita, sconosciuta

A voi tutti, amici di Stephen, una serena giornata.