Monday, August 29, 2011

Rapidamente



Falsari di banconote “made in USA” vengono messi sotto chiave in N. B. El Ghazal.
Le ambasciate di Congo e Nigeria sono vivamente pregate di non esportare tali attività, potrebbero compromettere il mercato nero interno, fiorente e sempre più organizzato.

Il NUP, partito di opposizione del Nord, si incontra con i cugini sud sudanesi, raccontandosi del perché di tante cose di cui neppure loro conoscono l’origine.
L’importante è fare incazzare l’uomo Oliva Al Bashir.

La prostituta Etiopia torna nelle braccia di papà America. 
Dopo aver alzato la voce sulla "questione diga", per non offendere l’altro loro padrone, ovvero la Cina, garantisce allo zio Sam la propria disponibilità nel combattere qualunque nemico gli indicheranno.

L’uomo dal grande Cappello rilancia l’invito alla popolazione.
Coltivate la terra! Sono stanco di mangiare prodotti importati!

A Juba capitale rinoceronte, i giovani poliziotti si allenano utilizzando il viso di un cooperante UNMISS. 
Pensate un po’, i diritti umani rappresentano l’oggetto del suo incarico. 
La paciosa Hilde, grande capo dei “folletti” pretende spiegazioni.

Domani l’ingenuo scribacchino prosegue il proprio viaggio, sarà sua premura tenervi aggiornati. 
Buona notte.


Sunday, August 28, 2011

"Lastminute"



Che dire …

Chi volesse intraprendere un giro turistico da queste parti, dal prossimo anno sempre che non “cambi” qualcosa, potrà prenotare il volo presso la compagnia aerea battente bandiera Bahrain. 
E godersi quanto segue, tanto qui nulla muta.

Il partito di opposizione del Nuovo staterello (Sud Sudan) nega di aver appoggiato il ribelle per eccellenza George Athor nell’attacco avvenuto nel Upper Nile. 
“Dimostratelo” urla il portavoce.

Il JEM, uno dei partiti che non ha firmato il trattato di Doha riguardante il Darfur, si è visto impiccare in South Kordofan un proprio comandante. 
Dopo alcuni giorni di feroce prigionia il Nord ha deciso di giustiziarlo senza tener conto della posizione di militare, di graduato e appartenente ad una formazione politico-militare riconosciuta.

L’uomo dal grande Cappello custodisce orgogliosamente la propria lista di ministri. 
Che il 95% delle etnie non sia stato rappresentato non ha alcuna rilevanza. 
Il teatrino dei dicasteri ha visto come interpreti:
protagonista Dinka
coprotagonista Nuer
comparse Azande
titoli di coda  per tutto il resto.

Il popolo di terza, per non dire di ultima classe, i Nuba, ottengono una parziale rivincita su quei cafoni e codardi osservatori del Carter Center.
L’inchiostro di ottima fattura utilizzato per porre la firma digitale durante le regionali di maggio non è stato verificato per il 60% degli aventi diritto al voto. 
Come dire, in coda potevano esserci anche solo tre persone simpatizzanti per il Nord e ottenere facilmente 3000 voti. 
Inoltre, centinaia di voti destinati ad un candidato carcerato, furono annullati e trasformati successivamente in validi, manco a dirlo, sempre per il Nord.

A qualcuno d’oltreoceano viene ancora in mente di chiedere al popolo Nuba di rispettare una tregua di un Bastardo che loro stessi “indirettamente” hanno permesso che vincesse?!

Lo scribacchino.


cose viste e riviste.



La paciosa Hilde della Nazioni Unite ha lanciato nella mischia il proprio Giocattolino “I professionisti dell’aiuto”. 
Nello stato di Jonglei ormai allo sbando è atteso (ovviamente in ritardo) un numero imprecisato di folletti inesperti e straviziati, bianchi e neri, pronti a riempire qualche report. 
Armati di penna, radiolina e cazzate studiate a memoria si apprestano a dare un’occhiata dalle parti dei Nuer.

Anche il governo è chiamato a fare la sua parte, malvolentieri. Perché come detto in precedenza, anche se il vicepresidente è un Nuer, al braccio armato (SPLM) non interessa aiutare una popolazione da sempre avversa.

Quindi la missione UNMISS con agenzie correlate (UNCHR, IOM, WFP e via discorrendo), personalmente parlando, la più catastrofica, ridicola e bugiarda missione che abbia mai potuto osservare in tanti anni, ha preso saldamente le redini. 
Dopo le innumerevoli puttanate compiute al Nord tra cui South Kordofan è pronta a replicarsi con altrettanta mediocrità al Sud.

A voi popolo Nuer, il mio più sincero augurio, e un consiglio.
Se per caso li incontrerete per strada, cosa che dubito, sputate con precisione.

Il sempre ingenuo e vostro, scribacchino.

Friday, August 26, 2011

Permettetimi



Vorrei raccontarvi di una pioggia battente, del suo particolare suono, del suo invadere senza chiedere permesso …
e di una governatrice che per far tacere le accuse a lei rivolte ordina l’arresto e le torture di chi ha osato tanto.

Vorrei raccontarvi di una spina estratta dal piede di un bimbo senza neppure una lacrima …
e di una stupida telefonata “americana” che invita il popolo Nuba a rispettare la tregua di un Bastardo.

Vorrei raccontarvi di un semplice grazie fatto di poco e di un cattivo odore, ma vero e incondizionato ...
e di autorità eccellenti che ricoprono ruoli troppo importanti per la loro ignoranza che irreparabilmente causa morte.

Vorrei raccontarvi del sorriso di un adulto sordomuto col cuore di un bimbo nel ricevere qualche barattolo …
e di un Paese apparentemente Nuovo che cerca di copiare malamente il modo di fare di altri senza crearne uno proprio.

Vorrei raccontarvi di una piccola mensa, di un pasto consumato guardandosi reciprocamente negli occhi …
e della corruzione che dilaga, che infetta e germoglia ovunque.

Vorrei raccontarvi della stanchezza, quella sana, quella che io amo, perché mi consente di rimanere me stesso, libero di seguire un cammino, il mio.

... ingenuamente, a voi tutti, una serena notte di agosto.




Thursday, August 25, 2011

La storia infinita



In Unity State, le mine, non quelle delle matite, attendono i passanti, gli autobus, i fuoristrada, vengono collocate con audacia e precisione.
Alcuna differenza se a conoscere il loro scintillio sono bambini o donne.
Gli autori degli attentati sono da ricercarsi fra i ribelli sempre più lontani dall’accettare l’amnistia offerta dall’uomo dal grande Cappello.

Altra area, identica storia. 
Va alla contea di Twic la coccarda per aver fatto superare al nuovo Paesello il numero tremila nella classifica dei morti “non per cause naturali o accidentali”. 
Sempre in Unity è da registrarsi la rottura degli argini fluviali, centinaia sono le persone costrette ad abbandonare il proprio villaggio, ovvero tutto ciò che possedevano. 
E per concludere, questa volta in Jonglei State, destano preoccupazione i quasi trentamila scappati di tutta fretta dalle vendicative barbarie dei Murle contro i Nuer.

All'ambasciatrice americana fresca di nomina il pesante compito di … di dire le solite cazzate.

Da registrare due cose nella caotica e molto poco sudanese Juba, il blackout elettrico cui è stata vittima e l’annuncio del ministro dell’istruzione. 
“Insegnanti di Batteria”, sfornare 2000 professori  in brevissimo tempo, meno male che non gli viene chiesto di fare le uova. 
Non è dato a sapersi la provenienza di questi certificati.

A Kakà, è tornata la serenità, non parlo del giocatore tra i più pagati al mondo bensì la cittadina dell’Upper Nile.
Ad annunciarlo il ministro della Difesa, i ribelli, (altri ancora) sono stati “allontanati”.
La gente può tornare nelle proprie misere e anguste abitazioni e alla mediocre quotidianità.

La tregua dell’uomo Oliva (Al Bashir) convince pochi o nessuno, sicuramente non il popolo Nuba che nell'apprendere la falsa notizia si vede sganciare sulla propria testa altri confetti esplosivi.
Per uno che dice di essere disposto al confronto per creare una “roadmap”, niente male. (desidero ricordare che ad oggi non esiste ancora un confine)

Chi scappa, chi resiste, chi combatte, e chi muore. 
Mai più schiavo.

Lo scribacchino.


Wednesday, August 24, 2011

Buona notte.



Entrate, non entrate, entrate, non entrate …
Le agenzie quelle dalle sigle più conosciute, famose almeno quanto le cibarie che trovereste sugli scaffali del miglior supermercato, segnano il Passo.
Al Bashir che applaude i ribelli di Tripoli, sembrerebbe non rilasciare loro il permesso per ammirare ciò che rimane delle piccole montagne Nuba e della popolazione che le abita, sarebbe meglio dire, abitava.
A prendersi cura, nel caso qualcuno necessitasse, ci sarà … RULLO DI TAMBURI …  la mezzaluna sudanese, la stessa che in tempi non sospetti “ha prestato le uniformi”, nella ricerca porta a porta fra i simpatizzanti del SPLM.

Al Jaridda intenta causa contro il governo Tagliola del Nord Sudan, o almeno ci prova. 
Il suo Quotidiano è da giorni che non riesce ad attraversare la porta della piccola testata giornalistica che viene immediatamente imbustato e sigillato come sovversivo.
Non a caso nella speciale classifica del Diritto al libero Pensiero, in Africa, si colloca al terz’ultimo.
Non crediate che il cugino Sud Sudan sia così distante.


Cazzata del mese, il governatore del Lakes State prevede ben 5 anni di sviluppo. In educazione perché fa sempre bene nominarla, e in viabilità perché la busta che gli passa la Civicom e soci riempie il suo portafoglio.


La paciosa Hilde (U.N) si accorge che lo stato Jonglei è nel Sud Sudan.
“Fate qualcosa! Troppi cadaveri!”
Che dire, si è svegliata un po’ tardi, qualcuno avrebbe dovuto dirle che il massacro fra Nuer e Murle con il tacito assenso del governo Dinka, va avanti da mesi, ma che dico, da decenni, da ancor prima che Lei nascesse.
A tal proposito, i ministri vengono scomodati, e per dare le dovute giustificazioni circa l’accaduto, vengono concesse le sole 24 ore e non i classici 7 giorni.(!)

Sud Sudan

54° stato africano
193° su scala mondiale
3000 morti in soli 6 mesi (esclusi quelli per fame e malattie facilmente curabili).

Lo scribacchino.

(grazie Anns)



Monday, August 22, 2011

Flash.


Lo sciopero ha preso piede anche in Sud Sudan, il personale dell’ospedale di Yirol ha trovato solamente un acconto nella misera busta paga. 
Risultato, dal lava pavimenti all’infermiere poco o nulla specializzato hanno deciso di far valere i diritti.
Il dottore si fa per dire, che amministra il nosocomio, conosciuto più per giocare al computer che per la dedizione al malato non ha voluto dare spiegazioni. Per fortuna, da quelle parti opera il CUAMM.

Il primo ministro della repubblica etiope, dopo aver incontrato il trio Al Hilu, Aggar e Arman, corre da Al Bashir per sentire la sua campana. 
“I conflitti sono troppi, fai come me, elimina alla radici”. Questo il probabile suggerimento del non democratico capo di governo in visita dall’uomo Oliva.

Unity sempre più multietnico, la popolazione dei Nuba in fuga dall’assedio del Nord, ripopola l’area. I “rifugiati” hanno superato quota 10000. Nel frattempo a Khartoum viene formata una speciale commissione, non per indagare bensì per confutare le accuse di genocidio. 
Ovviamente cosa fanno le Nazioni Unite? Guardano.

Il grande Cappello (Kiir) ha ufficializzato la folta lista dei ministri, ben 29. 
Dei 23 partiti dell’opposizione, cui solo 5 contano qualcosa, è stato concesso qualche dicastero minore. 
Da sottolineare il messaggio che ha fatto pervenire al clero locale: “Occupatevi di pace e amore, lasciate a noi la politica”.

Al Nord è in atto la Shar’ia, al Sud l’Ignoranza, che fa adepti ogni minuto.
La stessa Ignoranza che crea fame nel 70% degli stati della nuova reginetta. La malnutrizione è la moda più gettonata, e per favore, basta accusare Madre Natura, la pioggia non la puoi controllare, sta a Te essere pronto.

A voi un augurio di un "buon tutto" dall'ingenuo scribacchino.

Lucky



Sono trascorse ben due settimane e ancora non conosco il suo nome. Proprio come l’altro, ricordate, il bimbo delle pozzanghere.
Una madre, un giorno me lo depositò sulla panca che amo definire “dei miserabili”. Vidi il suo viso, a distanza non mi accorsi quale fosse il suo problema. Non mi sembrava avesse la malaria, non zoppicava, e un timido sorriso compariva sul suo volto. Feci un cenno alla donna, e mi indicò la nuca. Un disastro. Provate ad immaginare un cerchio di dodici centimetri di diametro, completamente infetto.

Mi feci tradurre cosa fosse accaduto, ma soprattutto quando. Ebbene, il bimbo si cosparse di cenere ancora calda. Le pelle a poco a poco bruciò. Il guaio è che accadde nel mese di dicembre dello scorso anno. Ora siamo in agosto. Vi chiedo ancora uno sforzo di immaginazione, provate a pensare cosa si è depositato nella testa di questo bimbo in tutto questo tempo. Non vi preoccupate, non accompagnerò questo mio scrivere con delle foto.

Ritorniamo a lui, o meglio, alla madre, che insultai  fino a vergognarmi. 
Gli urlai, “tuo figlio è meno importante di una stramaledetta capra”. Un attimo dopo capii che parlava di suo marito, o meglio di colui che a suo tempo la comprò, era a Wau da una delle altre. 
Smisi di essere incazzato, perlomeno con lei. Mi ripetevo, è una schiava, non ha l’autorizzazione di vendere un animale, neppure per salvare il proprio figlio, senza il consenso del “proprietario” degli animali, di lei e del figlio.

Questo è il Sudan amici miei, quello nuovo, di John Garang, del patriottismo, cui significato è sconosciuto alla quasi totalità della gioventù. 
È il Sudan del l’uomo dal grande cappello, delle mediocri missioni umanitarie, la terra in cui un infermiere ubriaco può chiederti di pagare 10 pounds per ogni medicazione. 
Il luogo in cui il padre del bimbo dalla testa malconcia ti dice che sei un buon uomo, che ti promette un gallo o una capra, e al quale tu vorresti solo spaccare la faccia.
Ma poi rifletti, è ignorante, essere Padre Padrone, è un titolo nobiliare da queste parti come in tante altre.

Benvenuti nel nuovo Sud Sudan, terra rossa, terra ricca ma povera alle radici.

P.S. Il bimbo migliora, poco alla volta, e quando sarà completamente guarito sarà mia premura avvertirvi. Lucky, è il suo nome, almeno per me.

Buonanotte o buongiorno da me, da Lucky e da coloro che conoscono la panca dei miserabili.

Sunday, August 21, 2011

Bollettino, primati e tanto Sudan.


Si dice, niente è mai certo con l’uomo Oliva, Al Bashir, che sarà permesso un giro turistico di 6 giorni, soggiorno completo, a degli osservatori del P.A.M. e del OCHA. Vi domanderete, ma dove? Proprio lì, fra le piccole montagne del popolo Nuba. Una guida turistica accompagnerà gli ospiti fra le bellezze in un tragitto già deciso. Non sia mai che le autovetture debbano imbattersi in qualche cratere che di naturale ha veramente poco.

Registriamo la prima rapina in banca. Il premio è da consegnarsi alla città di Wau. Nessun viso bendato, e tanto meno quadrupedi ad attendere gli audaci delinquenti. 
Forse, stanchi dell’ estenuante attesa per il cambio della nuova valuta, hanno deciso di appropriarsene senza abbandonare la vecchia. Nostalgici.

Nomi come Fur, Zaghawa o Masaali a qualcuno dicono qualcosa? No? Sono i 300000 che hanno fatto vincere sempre al sopracitato il premio del Bastardo Africano 2004.
Il povero Presidente di Khartoum non si da pace. 
“Toglietemi dalla Lista Nera, altrimenti boccio e abbatto qualcuno vostro tentativo di interferire con l’avvenire del Darfur”.

900 feriti
700 morti
8000 abitazioni distrutte
40000 capi di bestiame rubato
cos’altro, già dimenticavo, più di DUECENTO BAMBINI RAPITI … .
... è il conto consegnato ai Nuer dalla popolazione Murle nello stato di Jonglei, si narra per vendicare uno sgarro avvenuto in primavera.
A far pensare è che il tutto è accaduto, caso strano, in luoghi in cui la presenza dell’SPLM (Dinka) non è mai stata registrata. Come dire, “Prego fate pure noi non interferiamo”.

dolce notte senza Luna.

Saturday, August 20, 2011

Sfogo.



Una donna violentata ripetutamente per tutta la notte da quattro soldati.

È un episodio che non fa notizia, accade spesso, accade troppo spesso. A far scalpore è che la vittima nonostante il parere contrario della famiglia e dell’incaricato analfabeta preposto per la denuncia, lei abbia deciso di non nascondere la propria identità. Che sia da esempio per le altre povere schiave, che rappresentano la stragrande maggioranza della popolazione femminile, in etnie Dinka e Nuer. 
Donne che oggi giorno, sin da quando nascono, conoscono un’unica cosa, il prezzo stabilito e marchiato per chi la volesse comprare. 

Sorrido, perché penso all’incarico del neoeletto rappresentante delle Nazioni Unite per il nuovo e già logoro Sud Sudan. “Ci accerteremo che attraverso la nuova missione venga garantito lo Stato di Diritto”. 
Mi domando, in che modo? 
Con un altro miliardo di dollari per mantenere qualche migliaio di figuranti e cooperanti acerbi quanto inefficienti?! 
Gente strapagata, che con la sola presenza ha e continua ad alimentare una corruzione che non conosce confini. 
Progetti inutili che rasentano il ridicolo, un dare che non costruisce ma indebolisce. 
Sarò ripetitivo, e chiedo anticipatamente scusa a chi si prende il disturbo di leggere ciò che scrivo. 
Voi tutti, Professionisti dell’Aiuto, andate a Farvi Fottere.

Con ingenuità, lo scribacchino.


Friday, August 19, 2011

Il Bel Paese.


Il neo cinquantenne Obama in viaggio con famiglia per le vacanze estive fa sapere chi sarà il primo ambasciatore in quel di Juba. Susan Page, stampo Harward, seguì il diritto legale per conto delle varie missioni delle Nazioni Unite prima e dopo l’accordo di pace del 2005.
Come dire, una garanzia per il Nulla.

Sempre “Yes We Can”, storce il naso a proposito della rimozione del Nord Sudan dalla lista nera. Gli iraniani, i siriani e la piccola Cuba tengono ancora compagnia ad Al Bashir. 
Chissà ancora per quanto?

Jonglei e Warrap sono in competizione in una speciale classifica sempre in voga nel nuovo 54 stato. Cercano di insediare il primato saldamente nelle mani del Lakes State, tuttavia gli ultimi scontri permettono un’impennata alle azioni di entrambi gli stati nella borsa dei Morti e dei Senza Casa. 
Complimenti, l’Unità Nazionale fa passi da bradipo.

Nelle posizioni poco più arretrate è presente il Western Equatoria, ai molti più conosciuta per essere stata vittima preferita del LRA, dicevamo, anch’essa non rimane a guardare, intendiamoci nessun scontro tribale, solamente una calorosa accoglienza ai tanti “mercanti ugandesi”. 
I primi artefici di soprusi, provate ad immaginare, sì proprio lei, la polizia locale, cui stragrande maggioranza è analfabeta.

Il JEM appoggia il segretario del SPLA-Nordli ormai a tutti gli effetti considerato da Khartoum persona sgradita (spia). “Anch’io se potessi, farei visita all’amica Israele”. Tuttavia la laicità richiesta da Arman, non permette ancora di suggellare questa collaborazione di intenti contro il ricercato Bashir.
Dettagli da limare.

Prove di comicità. 
Giorni addietro il ministero delle finanze sud sudanese ricevette la richiesta di una trentina di dollari per ogni barile esportato dalle "cugine tubazioni". Ebbene, la controproposta di Kiir e del suo fido contabile è stata di meno di 1$.
Al Nord qualcuno starà ridendo?!

P.S. un pezzo di sapone blu costa un dollaro, una ragazza di bell'aspetto vale circa 200 vacche, l' SPLM è il peggior delinquente, tutto come sempre.

buona notte dalla mia ingenuità.

Thursday, August 18, 2011

Non manca proprio nulla.



UNIMIS con i propri lussuosi prefabbricati si sposta nello stato più corrotto del nuovo Sud Sudan, il Lakes State. Il governatore Chol Mayay Tong conosciuto più per quanto ha portato via dalle tasche dello stato che per il suo operato, da il benvenuto alla “nuova combriccola” di inesperti cooperanti.

L’uomo dal grande cappello, Salva Kiir, dice che l’attrito fra Etiopia ed Eritrea rappresenta per lui un dovere morale, appena avrà risolto un migliaio di problemi che infestano la sua nazione, cercherà di mediare. 
No comment.

Arman il segratario del quasi non riconosciuto SPLA al Nord, viene considerato una spia. Di lui si dice che abbia incontrato il ministro degli esteri israeliano Liebermann, uno dei tanti nemici “dell’uomo oliva” Al Bashir.

I rifugiati di etnia Dinka non vogliono saperne di abbandonare le terre di Nimule. Qualcuno dovrebbe dire loro che la tanto attesa Indipendenza è giunta, e sono liberi di andare dove desiderano. 
Tanto, poveri in un posto o nell’altro fa poca differenza.

Il ministro degli esteri del Nord Sudan dichiara che il conto alla rovescia è iniziato. Due settimane per sapere se gli Stati Uniti d’America rimuoveranno il nome dalla Lista Nera. 
Non ci sarebbe nulla da sorprendersi se accadesse. 
Le porcate sono di casa da queste parti

Sono giunte le ultime migliaia di “rimpatriati incuriositi”. 
Ad accogliergli nel Northern Bahr El Ghazal un cartoncino bianco da compilare dettagliatamente.
Nessuna porzione di sorgo o succosa papaia da gustare. 
Le razioni di cibo, per i primi tre giorni della nuova vacanza nel ridente Sud Sudan saranno distribuite dopo aver restituito il pezzetto di carta  ed effettuato  “versamento illegale”
Benvenuti nella terra del “il niente è assicurato, anzi è un diritto, di più ancora, una certezza assoluta”.

Lo scribacchino augura un cielo stellato.

17 agosto del 2011 d.C.



Nel nuovo Sud Sudan continuano a cadere teste importanti. 
A capitolare sono il governatore della Banca Centrale e il commissario della Corte Suprema. Salva Kiir, l’uomo col cappello, ghigliottina senza farsi troppi scrupoli, le ragioni di questo “metallico francesismo” sono sconosciute al popolino.

In Warrap State una commissione si imbatte in non pochi ostacoli per scoprire le reali cause della morte di quasi 400 persone avvenute nell’ultimo periodo. 
La scarsità dei servizi e la fame sono le concorrenti più gettonate. La governatrice si oppone, le agenzie internazionali preposte per tale compito nascondono il viso nella sabbia, come dire il tempo causa vuoti di memoria.
Ricordo ai meno informati, che questo Stato ha rappresentato il viatico per le migliaia di rimpatriati provenienti dal cugino Nord.

In Northern Bahr El Ghazal entra in scena il nuovo nemico numero 1 della popolazione. Il Fisco, il commissario intende creare una speciale task force per reclamare capanna in capanna una tassa sul niente.

Il presidente dell’Eritrea Isaias Afwerki cerca di riabilitare il nome della propria nazione in terra ugandese. L’isolamento cui è sottoposto gli va un po’stretto. 
Suggerimento cambiare amicizie? 
Avere il numero privato di Al Shabib, “signore della guerra” nella martoriata Somalia non è il massimo.

Al Nord vengono dimezzati i ministri. Il 75% di greggio in meno ha iniziato a mietere le prime vittime eccellenti. I prezzi dei beni più comuni salgono alle stelle, e il Corano con i propri rappresentanti urlano ai commercianti di vergognarsi. 
Il Dio Denaro è la religione con più adepti anche da quelle parti.

Scendendo nuovamente al Sud, è da registrarsi la netta opposizione del partito di minoranza ad una eventuale partecipazione in un aiuto per la Somalia.
"Non siamo in grado di proteggere noi stessi in casa nostra, figuriamoci  in terra di altri. E poi, portare servizi di base, quando neppure noi conosciamo quali sono". 
Parole sante.

I procuratori incaricati dell’indagine riguardante i crimini commessi in Darfur perdono o lasciano il posto. Che ricevano pressioni affinché non venga ottenuto un risultato?
Risposta facile facile.
Al Bashir, Haroun e Aly Kushayb sono in gara per il premio del più Bastardo.

Perdonate l'ingenuità dello scribacchino.


Tuesday, August 16, 2011

forza e coraggio



In Northern Bahr El Ghazal,  il ministro dello sviluppo, dell’economia, della finanza e di chissà cos’altro si è accorto che la separazione dal Nord è stato solo un piccolo passo. Alla popolazione comunica che questo periodo è da considerarsi di transizione, della serie “se non riscontrerete alcun tipo di miglioramento non date la colpa a me”.

La seconda dichiarazione delle Nazioni Unite riguardante la situazione in South Kordofan non si è fatta attendere, una specie di “copia e incolla” di quella redatta dalla UNMIS.
Non ci sarà da sorprendersi se il peso di tale documento avrà lo stesso valore della missione che da poco più di un mese ha rimosso le lussuose tende, ovvero Nullo.

Nyalel, è un bel nome di donna, probabilmente bella. In questo caso decisamente fortunata perché trattasi della figlia del governatore dello Unity State, cui è stata concessa una borsa di studio da spendere in Kenya in una prestigiosa scuola.
Chissà , il paparino non percepisce un salario sufficiente da consentirgli di pagare le tasse scolastiche alla propria prediletta.

Ma il nuovo Stato come pensava di supportare la popolazione rientrante dal tiranno Nord. 
Immaginate che nel Lakes State l’unico ospedale presente nella città capoluogo si permette di rimanere chiuso per ben due settimane. La pioggia giunta con l’ultima luna porta disgrazia e non fortuna. Le modeste abitazioni, in particolare nelle aree dei rimpatriati sono completamente allagate. 
La stronza, la malaria intendo, si diffonde a macchia d’olio, e credetemi le pasticchine cinesi il più delle volte hanno meno effetto di una Tic Tac.

Francesco, prego affinché ogni cosa vada per il verso giusto.

Dallo scribacchino, buona notte.


Monday, August 15, 2011

Ferragosto, alcunché di nuovo.



Nello stato del Bahr El Ghazal, ogni 140 mila abitanti è presente un giudice. 
Credo siano pochini, un aiuto non guasterebbe. Ad aggravare ulteriormente la situazione gli innumerevoli fatti criminosi compiuti dall’esercito del SPLM, reati che vanno dallo stupro all’esproprio. Lo stesso esercito che non ha alcuna considerazione della polizia, disorganizzata certo, ma pur sempre l’unico ente chiamato a far rispettare le leggi. Intendiamoci, il problema non è solo di quell’area, ma di tutto il paese.

In Central Equatoria, altro stato o regione del nuovo Sud Sudan, da pochi giorni si è deciso di seguire la regolamentazione della Costituzione Transitoria. 
Quella regionale è praticamente incompatibile con quella nazionale. 
Ho il sospetto che i cittadini, se non tutti la stragrande maggioranza non conoscano nessuna delle due.

Bisognava attendere un esponente del partito dell’opposizione, parlo di Nord, più di una volta incarcerato per non essersi mai nascosto nel dire le cose, perché venisse detto pubblicamente che Al Bashir, non è solo un omicida e un ladro, ma anche un razzista. 
E non solo fra le mura domestiche.

L’Unione africana per chi non fosse al corrente non esegue cosa la Corte Internazionale nel trattato di Roma prevede, quindi non bisogna sorprendersi che vari condannati o sospettati vengano accolti con tutti gli onori, Al Bashir incluso.

Il Ghana prende la parola e spera che la situazione drammatica che coinvolge più di tre milioni di esseri umani non debba replicare il fallimento totale vissuto e non ancora terminato in Darfur.  

a voi tutti, una luna piena.

Sunday, August 14, 2011

Africa, basta la parola.



Il Sud Sudan si associa al resto del “bel mondo” nel festeggiare la giornata della gioventù. Il presidente ricorda ai propri giovani compatrioti l’importanza di un’adeguata istruzione. 
Desidererei sapere se il messaggio era rivolto anche alle centinaia di piccole donne che partoriscono figli sin dalla tenera età di 15 anni, comprate in cambio di vacche, dalla meno quotata 30, alla più dotata 300. (?)
“Tradizione” sempre in voga fra le due classi dirigenti del nuovo Paese, Dinka e Nuer.

L’Uganda invita ufficialmente il presidente dell’antipatica Eritrea per un “tre giorni” all’insegna del “non è dato a sapersi”. Nulla di così strano,  se il Chad accoglie il ricercato Al Bashir, per quale motivo le autorità ugandesi avrebbero dovuto rispettare le tanto usurate leggi internazionali.

Il poco ribelle Peter Gadet all’atto della firma per la personale amnistia porta con se pochi uomini disarmati, neppure 40, un numero ben lontano dai più di Mille che promise.

Ogni iniziativa americana per influenzare le sorti del trattato di Doha riguardante il martoriato Darfur, è, e continuerà ad essere inascoltata da parte del governo nord sudanese nonostante l’opposizione del NUP, unico partito ad alzare un po’ la testa dalle parti di  Khartoum.
SPLM del Nord stringe alleanze con coloro che non apposero la firma nel trattato sopracitato. Rimane da chiedersi per quanto tempo ancora, Juba rinnoverà la tessera di partito, dato il loro poco interesse in quelle aree.

La dichiarazione di una parte delle Nazioni Unite circa il massacro sulle montagne Nuba viene immediatamente ritirata. Il peso degli interessi targati Pechino vale di più delle fosse comuni,dei bombardamenti e della fame.

Giornata pesante, una serena notte dall'ingenuo scribacchino.

Per Te.



Non sono un gran Cattolico, mi piace pensare di essere un cristiano con la "c" minuscola.
Quindi mia cara amica Rociò, pregherò con tutto me stesso come tu mi hai chiesto.


Ti abbraccio.


Raoul, il tuo amico scribacchino.

Saturday, August 13, 2011

un sabato tipicamente sudanese.



A tre settimane dall’arrivo del contingente etiope (un terzo di quello stabilito) nella contea di Abyei, il Nord si riserva ancora il diritto di “amministrazione”. Ovvero, grandi iniezioni di Misserya.

Babbo Natale come dono per la tanto decantata Indipendenza porterà alla reginetta già sbiadita il nuovo prefisso internazionale. A tutti coloro che volessero stabilire un contatto via etere e parlare un po’ di Dinka, Nuer, Bonga, Jur, Scilluk, Balanda, Azande, digitate +211.

Nel solo ultimo anno le spese di Intelligence hanno registrato un incremento del 20%. La cifra raggiunta ha di gran lunga battuto quella riservata per l’istruzione, ovviamente sto parlando di Nord. 
Da queste parti, al Sud, siamo ancora per il 70% a scuole fatte di cielo, alberi e ignoranza, tanta, dei docenti.

Nella contea di Bor per sconfiggere la noia, e la “stanchezza” per aver sorvegliato tutto il giorno il proprio Tesoro, le vacche intendo, gli uomini si cimentano in una strana lotta che definiscono Wrestling, sicuramente meno ridicola e falsa della più famosa e televisiva.

Imprese petrolifere, le uniche a non aver mai abbandonato il territorio soprattutto in periodo ostile, economicamente più conveniente per chi estrae, pagano i lavoratori sud sudanesi (Unity State, Sud Sudan) con banconota settentrionale. Motivo, le sedi amministrative sono dislocate nel solo “regno di Al Bashir”.
Da chiedersi chi fra i due stati è il più furbo e quale il più stupido.

A detta di molti esperti il lago Turkana, patrimonio mondiale dell’umanità è a rischio. I lavori per la nuova centrale idroelettrica devono essere immediatamente sospesi, necessitano ulteriori controlli. L’Etiopia, promotrice ed esecutrice dell’opera finanziata manco a dirlo dalla grande Sorella africana, Cina, risponde Picche.

La cosa mi fa sorridere, il popolo Nuba pur non essendo stato dichiarato patrimonio mondiale, è parte della cosiddetta Umanità, tuttavia per loro non è stata presentata alcuna “petizione e perizia”. 
Lasciati a vivere una persecuzione che non accenna a fermarsi. 
Un consiglio, dichiarate gli strapagati e viziati osservatori internazionali, patrimonio della Vergogna Mondiale.

P.S. Gli sfollati hanno raggiunto e superato i 300 mila.

Buona notte dallo stanco ma sereno scribacchino.

Friday, August 12, 2011

Io vi odio.



La comunità internazionale non africana, con ariete la solita bandiera, quella a stelle e strisce, non comprende che il suo peso specifico ha toccato il fondo.

Lanciano allarmi tardivi su cosa sta accadendo in South Kordofan, (desidero ricordare da ben 68 giorni), e circa le eventuali conseguenze se questo conflitto si propagasse a macchia d’olio in regioni come il Blue Nile e Darfur (replica) e contee come Heglig e Abyei. Un disastro.

Ancora non capisco a chi faccia comodo che determinate “controversie” vengano risolte, intendiamoci mai, fra di loro. Il tutto condito dall’arrivo di inconsistenti portavoce che si alternano creando spaccature che le bombe lanciate fra i Nuba a confronto potrebbero essere paragonate a palloncini ripieni di coriandoli.

Vorrei che qualcuno mi proponesse una differente spiegazione a quella che già conosco. Per una volta mi accontenterei persino di una balla ben architettata, pur di non accettare per qualche minuto che questo Nuova Nazione è entrata a pieno diritto e con tutti gli onori nell’harem delle prostitute del Mercato.

Quindi, svegliatevi, è la Cina il grande padrone di casa da queste parti.

Asfalto, farmaci, manodopera, alberghetti, pseudo agricoltura ... a breve sarà persino possibile trovare copie perfette di missionari cattolici, pericolosi sono leccati, la cera che li rivestirebbe potrebbe nuocere alla salute già precaria della povera e ignorante popolazione.

A loro dovete rivolgete lo sguardo se qualche controversia abbia termine. È il loro mercato a basso costo a dettare le regole da queste parti.
Ebbene, lasciate stare, il vostro Falso tentativo di aiutare ha esaurito il tempo, tornate a casa, o meglio, non mettete più piede da queste parti.

Prima o poi le ferite anche se profonde si rimargineranno, nonostante la tremenda infezione, e credetemi la Vostra, quella che avete importato, è di proporzioni gigantesche.

P.S. dai Cinesi sai cosa acquisti, da voi No.

Lo scribacchino.

Thursday, August 11, 2011

giovedì, 11 agosto.


Ennesimo tentativo di disarmo nella stato dei Laghi. Nelle otto contee sud sudanesi in cui si sono registrati più scontri tribali (soprattutto fra le stesse) e razzie di bestiame, si cerca di “convincere” la popolazione a consegnare il proprio arsenale in cambio di zappa e piccone.
Utensili che dalla sua confortevole dimora, il senatore Daniel Akot invita a usare. I miei compatrioti non devono continuare a dipendere dai camion della distribuzione umanitaria, (lo scribacchino aggiunge) come se aspettassero la corriera sgangherata della Nation Dit. 
Sarà lui, il primo a smuovere la terra?

Le menzogne, il gossip politico è la moda di tendenza che sta prendendo piega fra i piccoli e grandi ritrovi di Juba all’ora dell’aperativo. Ad affermarlo il vice presidente del Upper Nile in visita nel cuore del Sud Sudan. “Continuiamo a calunniarci fra di noi”.
Chissà, forse un ragione ci sarà.

I 3 NO del ministro degli affari esteri nord sudanese.

A UNIMIS, non imbrogliate le carte e scendete definitivamente al sud.
A GAMBARI, mediatore marionetta per il Darfur.
A U.S.A. , non interferite nei “nostri affari”, bastone e carota non attecchiscono più.

La sigla EPRDF a molti, anzi alla stragrande maggioranza dei lettori potrà non dire molto. Ebbene, è il partito, diciamo pure l’unico che ha diritto di esistere nella confinante Etiopia, dal dopo Menghistu.
Il primo ministro Meles Zenawi, è interlocutore interessato nelle storie del Sudan in particolar modo per la contea di Abyei, (4200 soldati o portatori di tregua, definiteli come meglio credete). 
Questa breve presentazione per informare che gli aiuti che attualmente vengono distribuiti in Etiopia, motivo siccità, sono sistematicamente distribuiti unicamente ai “tesserati di partito”, in caso contrario ad attendere i miserabili, erba e foglie.

Dopo missioni fallimentari come quelle rappresentate da Zambia ed Egitto in territorio sudanese cosa ci potremo attendere da quella etiope? 
Repubblica democratica fondata sulla non libera espressione.

P.S. personalissimo invito a trattare con il Nord, unicamente con Bastone.

Dallo scribacchino, una buona giornata.

Wednesday, August 10, 2011

San Lorenzo.



Immaginate due uomini, fratelli. Ora pensate a un bimbo, la cui testa pende, ciondola, senza che lui ne abbia libero arbitrio.

Disegnate un’estesa pianura, erba alta e bagnata, insidie … tante. I due fratelli si alternano il peso del bagaglio, il bimbo appunto. Tre, quattro chilometri ciascuno, marciano senza sosta, giungere alla strada è la loro meta.

Piove, ma non rallentano il passo, la febbre del bimbo non vuole sentir parlare di tregua. 

Ti raggiungono, osservi gli occhi assenti del “tenero bagaglio”, è tardi per le tre compresse, allora accendi il motore, chiedi gentilmente ai militari che ti fermano di lasciarti passare, mostrando il tesoro che trasporti in ostaggio di quella stronza chiamata Malaria. 
La corda tocca il suolo e tu procedi.

Ti fermi al primo posto che tutti da queste parti chiamano ospedale, sapendo perfettamente che le pareti umide e le flebo appese ai rami sono ben lungi dalla tua idea, ma questo è ciò passa il misero convento.

La sosta è breve, per i casi urgenti gli armadi sono sempre vuoti, già, perché dovete sapere che da queste parti le sole medicine che trovi sono cinque, e tutte “made in china”, ovviamente in cambio di una percentuale di petrolio che senza sosta estraggono, indifferenti al fatto che se un padre e uno zio vogliono salvare la misera vita del proprio bagaglio dovranno andare oltre, raggiungere un piccolo edificio fatto di latta.

16 dollari, un'iniezione per quel bimbo di cui non conosco il nome, non era il primo e non sarà l’ultimo.

La stella di stanotte è per te.

Lo scribacchino.

Tuesday, August 9, 2011

Per tutti i gusti.



3,5 per ogni dollaro, a tanto è arrivato il cambio al mercato poco nero. Chi sarà trovato ad operarsi in tali illegalità sarà condannato a pene detentive superiori all’adulterio, e sentite un po’, al furto dell’altra moneta nazionale, la sempre amata Vacca. Peccato che gran parte delle persone che esercitano codesta “professione” ricevano le scorte da personaggi vicine al Governo.
Il Segreto di Pulcinella.

Il ministro degli esteri nord sudanese dichiara, anzi urla, che la campagna in atto contro il proprio paese è volta a minare il progresso di cui sta godendo. “Diffamano senza averne alcun diritto, utilizzano il South Kordofan per mettere il loro naso nei nostri affari”. Chissà, può darsi che a qualcuno dalle parti delle piccole montagne Nuba, dia un po’ fastidio che decine di corpi vangano ricoperti da strati di asfalto.

La stagione della caccia è sempre aperta. Le minacce si trasformano in fatti, la preda prescelta è il poco amato Al Hilu. 
A breve verranno affissi comunicati in cui verrà notificato l’importo della taglia, ovviamente non vivo, sarebbe cosa più gradita. 
A tal proposito il confuso SPLM del Nord e JEM concordano campi di allenamento e offensive in comune per portare un po’ di quella Laicità che in zona Shar’ia, come dire, risponde ASSENTE all’appello.

Sono trascorse poche ore dalla visita di Al Bashir al confinante e rieletto presidente del Ciad. Accolto come si conviene a un grande amico e interlocutore. Scusatemi, ma qualcosa non mi torna. L’ospite è un Ricercato o no?!?

Il cambio della vecchia sterlina procede a rilento come del resto tutto in questo nuovo Paese. Gente che dopo decine di chilometri percorsi con il solo mezzo a loro disposizione, ovvero a piedi, si vedono chiudere la porta in faccia dei pochissimi e lontanissimi uffici esattamente alle tre del pomeriggio.

P.S. Il mio amico Mentoch, ragazzo sciocco ma spiritoso, cui mancano i quattro denti centrali inferiori, parla alle mucche. Ogni sera condivide il pensiero della giornata e augura loro una serena notte.

Lo scribacchino.