Wednesday, August 3, 2011

1440 ore di morte



0,3 dollari al barile è quanto si trova attualmente sul tavolo delle discussioni fra Nord e Sud. Ovvero la cifra che la nuova Repubblica vorrebbe venisse limata dalla richiesta dei cugini, padroni delle sole condutture disponibili per far  giungere l’oro nero al più vicino porto.

Già, non sono i 60 giorni di massacro della popolazione Nuba ad interessare il nuovo governo di Juba, per loro un’intera popolazione che fece da cuscinetto per anni agli attacchi provenienti dal Nord, non conta nulla. A chiunque voi chiediate, al Sud intendo, la risposta sarà sempre la stessa, “ il colore delle loro pelle è differente, è più simile al loro che al nostro”.

Quanta codardia, quanta poca memoria, ma non credo ci possa aspettare di meglio da un governo, che a oggi asseconda e benedice la richiesta di 100 vacche perché una ragazza decide di fuggire col proprio compagno, e a risarcire il “legittimo debito” è il disgraziato padre di lui.

Mi domando quarta carta dovranno ancora produrre le agenzie per i Diritti Umani, così tanto calpestati da queste parti?
Ma per l’ammissione del nuovo Sud Sudan ai circoli Nobili della collettività mondiale è stato richiesto un tempo di prova come fece l’Europa nei confronti della Romania per entrare a far parte del mondo Euro?

Concedetemi un P.S.

L’impunità di ben tre mandati di cattura per reati contro l’umanità ha fatto sì che il popolo Nuba subisse l’identico orrore sofferto da quella gente (Darfur) che consegnò a mostri come Haroun e Al bashir il premio di “Ricercati con dimora ben conosciuta” 

Chissà, il massacro avrà termine quando qualcuno oltreoceano deciderà di togliere qualcosa a quei 38 miliardi di debito accumulati dal Nord, senza badare alle armi “made in Iran” che transitano da Porth Sudan, direzione Hamas. (!?)

A voi tutti, una serena notte d'estate.