Un tamburo, di piccole dimensioni, si aggira nella periferia di Rumbek, il suo suono è differente dagli altri.
Intorno allo scorso autunno il capo di un clan della tribù dei Dinka decise per motivi a me sconosciuti, ma senza troppo sforzo potrei immaginare, di rapire un bimbo, e poco dopo interromperne l’esistenza.
Già grave fu l’atto ma ancor di più il modo in cui fu perpetrato.
La risposta a tale “affronto” non si fece attendere, da allora molti caddero sotto i colpi di coltelli, lance, proiettili, un incredibile conto alla rovescia che sembra non conoscere fine.
Si aggira intorno ai 130, il numero dei morti negli ultimi mesi.
Sono stati chiamati i soldati per presidiare i punti sensibili affinché questa carneficina possa interrompersi.
L’ospedale è fra questi.
Già, perché dovete sapere che i destinatari di tali barbarie sono appunto i bambini in tenera età, sono loro che risarciranno per l’atroce perdita di quel bimbo, e la cifra da raggiungere è MILLE.
Tengo a sottolineare che ha ordinare tale massacro è stato un altro Dinka.
Tengo a ricordare che il governo attuale è Dinka.
Tengo a precisare che la corruzione trova terreno molto fertile fra i Dinka.
Tengo a farvi sapere che la bozza della nuova costituzione è opera di Dinka .(un probabile copia e incolla)
Dimenticavo, il suono differente emesso da quel piccolo tamburo, è dovuto a ciò che lo riveste, la pelle del bimbo barbaramente ucciso lo scorso autunno.
Buona giornata.