Saturday, July 30, 2011

In breve



Il governatore del Lakes State cerca di difendersi dalle accuse di aver trafugato dalle casse regionali la ragguardevole cifra di 27 milioni di dollari, trasferendoli nella confinante Kenya. Impresa alquanto ardua, difendersi intendo.

Il portavoce statunitense Lyman lasciato in anticamera nel palazzo del governo del Nord Sudan. Il solo a riceverlo, il direttore della banca nazionale, interessato a ridurre il debito nazionale che ha raggiunto proporzioni gigantesche.

Il prezzo è fissato, per ogni barile che transiterà attraverso gli oleodotti nordisti, il Sud dovrà corrispondere la "modesta" cifra di 25 dollari.

A breve avrà inizio nella scacchiera del Darfur il gioco dei rifugiati. I sudanesi, centinaia di migliaia che attualmente risiedono in Chad in condizioni a dir poco pessime potrebbero fare rientro nella madre terra. Ad attenderli, il caos delle organizzazioni umanitarie.

L’omicidio del Ribelle Gaultak Gai avvenuto in circostanze misteriose appena tre giorni dopo aver firmato un trattato di intenti con la nuova repubblica del Sud Sudan, apre scenari di totale insicurezza. Il mondo Nuer, seconda popolazione in fatto di numeri ha alzato la propria lancia, e non solo.

Se il Nord si fa forte delle amicizie con Eritrea, Iran e Somalia, per citarne alcune, la novella Sud Sudan stringe con estremo vigore le mani al nuovo amico Israele.

A voi che mi leggete, una buona serata...