Saturday, May 14, 2011

Due.



Sapete, oggi ho passeggiato con un bimbo, ovvero, il bimbo dai due denti mancanti, proprio quelli davanti.
Lo incrocio spesso, salutarci è diventato quasi un obbligo, era felice di mostrarmi il suo rosario, bianco, pura plastica, donatogli dalla chiesa per Pasqua.

Gioca con le mie scarpe, quando camminiamo dentro le enormi pozzanghere, le lanciamo da una parte all’altra, gioco stupido, lo so, vorrei trovare una pallina da tennis, per lo meno non rischierei un simpatico raffreddore una volta indossate, e forse, il divertimento sarebbe maggiore.

A oggi non ci siamo ancora presentati, io e il bimbo senza denti, mi prometto di farlo, ma poi andare nell’acqua a piedi nudi fa dimenticare le buone maniere.

Sarebbe mio dovere dirgli il mio nome, ed io conoscere il suo, questa è casa sua, la sua terra, la sua gente, e anche le pozzanghere che adoriamo disturbare, sono sue.

Spero perdonerete una così grave mancanza.

Buona notte a te, bimbo senza due denti, e a voi.