puoi chiederti di una ragazza claudicante, del suo bastone che la sorregge, che la porta in prossimità di una recinzione per raccogliere delle bacche …
puoi chiederti di un campanello di bambini affascinati dal niente che una pozzanghera può offrire …
puoi chiederti di una donna, forte, che con colpi precisi, ritmati dal silenzio, pesta i semi in una ciotola di legno …
puoi chiederti di una anziana madre alle porte di un cancello di una comunità missionaria affinché venga regalato un abito al proprio figlio …
puoi chiederti di un uomo malato, padrone solo di se stesso, affidato alle cure di un viso venuto da lontano …
puoi chiederti della solitudine che si respira in un villaggio ai piedi di un lago, al tramonto …
puoi chiederti del viso di un padre, le cui rughe testimoniano il passaggio violento, incessante, sordo della guerra …
puoi chiederti di un figlio, la cui giovane madre ha abbandonato alle cure di un inesistente avvenire …
puoi chiederti tutto ciò, non attendere una risposta, ed essere felice di vivere fra loro.
Lo scribacchino.