Monday, May 2, 2011

Monti Nuba.



Nessuno parla del South Kordofan, a pochi interessa, e allora perché dovrei spendere parole inutilmente? Semplice, ditemi perché non dovrei?

Terra di piccole montagne, che a dato i natali alla maggioranza dell’esercito sud sudanese.

Omar al Bashir ha gridato a gran voce che rimarrà al Nord anche se il candidato del sud, attuale vice governatore Abdelaziz al Hilu dovesse vincere le elezioni.

Rashad, Al Faid , sono solamente gli ultimi episodi violenti di una lunga serie che ha preceduto questa consultazione elettorale.

Desidero ricordare che il governatore in carica nel South Kordofan, Haroun, nel 2007 fu incriminato dal tribunale internazionale,  per genocidio in Darfur. Due anni dopo, la stessa condanna, toccò al presidente del Nord, Bashir appunto.

Che nessuno al Sud, osi vietare ai soldati originari delle montagne, di tornare indietro e proteggere la propria terra, non sarebbe saggio, appelli più volte ripetuti negli ultimi giorni, anche in quel di Juba.

E ancora, che il nuovo sud Sudan, fra 68 giorni, non provi ad abbandonare i monti Nuba al destino di prigionieri, avallando un  “Darfur 2° atto”.
La reazione non si farebbe attendere, a costo, di dover vivere nel mezzo per il resto dei loro giorni.

La sconfitta elettorale per il popolo dei Nuba, è quasi scontata.

La cena è servita, i commensali sono tutti presenti, non rimane che assaggiare le pietanze, e attendere il conto.

A più tardi.