Wednesday, September 21, 2011

a che punto eravamo?



L’uomo dal Grande Cappello esige trasparenza dal circolo privato dei ministri. Che le loro entrate vengano pubblicate, che tutti conoscano il loro reddito, il loro smisurato benessere.
Che la gente dei villaggi, anche quella dei più remoti, sappia bene cosa non avrà mai.
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In Unity State il governo decide per un “ingente” rimborso da destinare alla popolazione della contea di Guit.
Ben 500 sacchi di mais per le perdite subite nei giorni scorsi, perdite rappresentate dalla morte di oltre cinquanta persone.
Il crudele invasore non era l’arabo del Nord ma il proprio vicino, proveniente dal Warrap State.
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Gli ignoranti poliziotti che settimane addietro trattarono malamente un rappresentante delle Nazioni Unite, in un hall di un costoso albergo, sono stati radiati dal corpo.
Urge disciplina e onestà, che la polizia internazionale intervenga e insegni loro il “galateo”, sempre che la banda dei folletti UNMIS sappia cosa sia.
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Ve la ricordate la sedia di plastica?  Quella da quindici dollari per intenderci, ebbene, il suo posto sarà preso da un’altra, sempre cinese, ma da dodici dollari.
A cosa si deve tale miracolo? Dopo anni  di cecità il governo di Juba si accorge della presenza illegale di ben 14 “pseudo dogane”, e decide di sopprimerle.
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L’emigrazione forzata dal South Kordofan e Blue Nile non conosce riposo. 
Nonostante il popolo Nuba “tenga botta” alla Shaar’ia infliggendole una dura lezione a Talodi, la popolazione inerme è costretta all’esodo di massa.
Il CONTA DISPERATI ha raggiunto e superato il numero 600 al giorno.  
Gente che per vent’anni ha combattuto l’uomo Oliva, ha acquisito il termine di Rifugiato in una terra, il Sud Sudan per la quale ha versato sangue, senza che Nessuno dicesse loro Grazie.

L'ingenuo scribacchino.