Saturday, September 3, 2011

triste settembre



I nuovi ministri sorridono per la foto di rito, compresa la dozzina sulla cui testa pendono pesanti e provate accuse di corruzione e abuso di potere.
Felici, che tutte le vecchie banconote siano state magicamente cambiate in nuove, compreso quel 25 % derivante dal mercato nero, dollari che hanno tagliato corda, e salutato il nuovo Sud Sudan senza neppure il tempo di un caffè.

Se mai ci sarà una risposta al “pacco dono” inviato dall’ uomo Oliva, nel giardino di Aggar Malik, governatore dell’Upper Nile, ebbene, questa non riguarderà tutta la popolazione dello stato.
Dal 2005 ad oggi molti legami, soprattutto commerciali, come noto ben più importanti di quelli umani,  si sono stretti fra il mondo arabo e quello rappresentato dalla tribù Funj, che sfortunatamente non è la stessa cui appartiene il neo bombardato.

Provate ad immaginare gli scenari, anzi, solamente uno.

Quale destino attende la minoranza Ingessana, lo stesso che da ben 90 giorni sconvolge la vita al popolo Nuba?
A.Malik continuerà nella sua opera di mediatore, o alzerà il telefono per chiamare il combattente Al Hilu?

<<Scordatevi un aiuto dallo smemorato Sud Sudan>>.

È troppo impegnato in altro, ad esempio, dove far scorrere il petrolio, nuove condutture che attraversino il Kenya per poi adagiarsi sui fondali dell’oceano indiano.

Ma credo, già lo sappiano.

Lo scribacchino accende una sigaretta, e vi augura una serena giornata.