Chissà cosa
penseranno i futuri probabili vincitori di uno dei 15000 biglietti messi in
palio dal governo del Sud Sudan, cui estrazione prevede come premio (per tutti)
la perdita dello status di Combattente.
Gente che
per anni, sicuramente per un paio di decenni, in piena adolescenza imparò la
famosa arte dell’AK 47. Arte che ha permesso di festeggiare un’Indipendenza che
ancor oggi 24 settembre ’11 è pagata a duro prezzo in termini di vite e futuro.
Persone abituate
al bottino, cui educazione scolastica è praticamente assente, quella sociale, da
reinventare completamente, perché alcun programma serio è stato creato per
loro. Uomini che rappresenteranno i futuri sbandati del Nuovo Sud Sudan, che
non apprezzeranno molto facilmente il radicale cambio di vita che attende loro.
Non saranno
le duemila armi raccolte in questo periodo, percentuale modestissima rispetto
al numero presente sul territorio e non in mano a soldati, a indurre la
popolazione, tutta, a vedere qualcosa di differente dal “prendere senza
chiedere”.
Poche rassicurazioni
sono state date loro, nessun insegnamento, nessuna alternativa.
L’immagine di un futuro differente presenta
ancora colori sbiaditi, perché le mani che si avvicendano nell’impugnare il Pennello
sono inesperte almeno quanto quelle di coloro che attendono un qualcosa di
meglio, o perlomeno accettabile per il proprio futuro.
P.S. In Blue
Nile decine e decine di Bocche da Fuoco targate SAF attendono un solo comando dell'Uomo Oliva, per far
conoscere alla gente del deposto governatore Agar, il proprio inconfondibile “suono”.
A voi, lettori dell'ingenuo scribacchino, auguro una notte semplice e possibilmente orfana di cattivi pensieri.