Saturday, September 17, 2011

un numero infinito di "sud sudan"



Una sedia di plastica, una di quelle che tieni sul balconcino rivolto al cortile, quella su cui ti siedi per fumarti la tua sigaretta in santa pace, ebbene da queste parti quello stupido pezzo costa quindici dollari.
Il governo dice che eliminerà tutti quei caselli doganali improvvisati o meno lungo l’unica strada esistente. Perché è bene sapere che quando un trasportatore stracolmo di ogni cosa entra in Sudan, subisce una trasformazione, non nel suo aspetto bensì nel suo valore, che è centuplicato strada facendo, e a meta raggiunta il probabile cliente vedrà svuotarsi le proprie tasche in un attimo senza acquistare tutto ciò che aveva comandato nelle settimane che precedevano l’arrivo del carico.
Risultato? Una volta messo sul banco, persino un pezzo di sapone blu sarà un articolo di alta gioielleria valenzana.
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Nello stato di Jonglei il microfono viaggiante del commissario di Bor fa sapere ai giovani di non abbandonare i propri villaggi, di tenersi pronti ad ogni evenienza, i Murle e i simpatizzanti del ribelle Athor che trova sempre più seguaci nelle contee di Uror, Nyirol e Ayod, sono vicini e affamati.
Da quelle parti il disarmo è considerato come un qualcosa di peccaminoso anche solo parlarne.
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La FAO, agenzia nota per la sua inutilità ha deciso di diminuire drasticamente la quantità di semenze da versare sul terreno del Nuovo ma già Vecchio Stato.
Se il solo 1% del bisogno totale sud sudanese non è soddisfatto dalla estrazione di greggio, significa che i programmi avviati da cinque anni a questa parte hanno prodotto unicamente mediocri risultati. 
Sarebbe ingiusto dar solo loro la colpa, gli organi governativi preposti per tale compito sono un alto esempio di corruzione e inaffidabilità.
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Sempre più accorati proclami riguardanti esercito e polizia, che poi sarebbero la stessa cosa, "Più Umanità e Responsabilità". 
Non è una barzelletta, purtroppo.

Lo scribacchino parla con la sua Rosa, conosce Rosaria, caparbia bergamasca che lavora con le donne fra il fango del Nuovo Sudan.