Friday, September 2, 2011

oggi piove.



Anche dalle parti dell’Upper Nile cadono confetti BOOM.
Questa volta a farne le spese sono alcuni presidi del partito militare del SPLM/nord, e la dimora del governatore Aggar.
Chissà se questi “pacchi dono” da poco recapitati innescheranno una qualche risposta.
Il popolo Nuba, il JEM (Darfur) attendono alla finestra che la bozza di accordo per trasformare l’uomo Oliva (Al Bashir) in olio di garantita pessima fattura, venga formalmente suggellato.

A poca distanza, nella vicina Etiopia, vengono posti sotto arresto i rappresentanti dei due principali partiti di opposizione.
All’uscita di un incontro tenutosi con una agenzia per i “diritti umani”, i malcapitati sono stati bloccati con l’accusa  di tramare contro il Governo dando supporto ai ribelli del OLF.
Balla.
Non è la prima e tantomeno non sarà l’ultima volta che la celata dittatura (amica intima USA) adopera l’espediente del terrorismo per mettere a tacere chiunque abbia un’opinione differente dalla loro.
Ricordo nuovamente ai gentili lettori che la forza militare UNISFA presente nella contea di Abyei arriva proprio dalla vicina Etiopia.

Brevissime:
I mercati sono vuoti.
I prezzi aumentano, tutti.
Le donne sono sempre meno considerate, fatta eccezione (in parte) per la capitale Juba, da quelle parti troppi occhi indiscreti.
Ai poliziotti viene insegnata un po’ di educazione, almeno credo sia nei progetti della missione UNIMISS.

Messaggio personale per il mio amico Martin:
“Il presidio medico di Ciuibet è un vero disastro, pseudo infermieri ubriachi, assenteisti e nullafacenti”.
Nel caso tu tornassi da queste parti, potresti fare qualcosa? Del tipo, un po’ di pulizia non guasterebbe.
Un abbraccio.

Lo scribacchino.